A Ferno Italexit attacca: “Vomitevole la gara per stabilire qual è il vero centrodestra”
Il partito fondato da Gianluigi Paragone attacca, dopo le frizioni dentro al centrodestra, che sembrava aver ritrovato unità ma ora fa i conti con le polemiche interne

«Da semplici cittadini riteniamo vomitevole la gara in atto per stabilire quale sia il centrodestra reale e quale quello tarocco».
ItalExit a Ferno ci va giù pesante, nell’accusare il centrodestra alle prese con una non scontata convergenza in extremis.
Il centrodestra fernese nel 2017 si era spaccato, con Lega e Forza Italia da un lato e Fratelli d’Italia con Filippo Gesualdi dall’altro. Dopo la vittoria di Gesualdi, il solco è rimasto profondo, in particolare dopo l’inchiesta per voto di scambio politico-mafioso che ha toccato il sindaco.
Con il passo indietro di Gesualdi, il centrodestra ha però individuato il passaggio giusto per archiviare la spaccatura del 2017 e ritrovare una – seppur faticosa – unità. Che sembra abbastanza convincente, ma vede ancora qualche distinguo e attrito, con il presidente del Consiglio comunale Massimiliano Catania che chiesto le dimissioni di Foti dall’attuale incarico di assessore (esterno).
Ed è proprio su questo fronte che Italexit – che ha appena presentato il suo candidato Ponziano Sabetti – «In questo l’uscita di Catania sulle dimissioni della Foti ci appare quantomai fondata; per la verità ci saremmo aspettati dall’asse Catania-Cerutti anche la richiesta delle dimissioni del sindaco per le medesime ragioni, dal momento che é chiaro per tutti che la Foti sia l’alter ego di Gesualdi o, meglio, che Gesualdi sia stato l’alter ego della Foti negli ultimi cinque anni».
«La scelta, totalmente lecita e totalmente priva di eleganza, di Gesualdi di non dimettersi da sindaco a seguito delle vicende giudiziarie, ma solo dal suo partito (cosa questa di cui alla popolazione fernese non importa una beata cippa), é perfettamente il linea con la nonchalance della Foti di rimanere assessore malgrado la palese ed incompatibile distanza dai suoi sostenitori ufficiali».
«É chiaro per tutti che questa amministrazione sopravvive solo per non perdere la visibilità ai fini elettorali che la carica pubblica consente giacché siamo a ridosso delle elezioni. All’asse Catania-Cerutti vogliamo dire che immaginiamo quanto il tradimento faccia male, perché noi siamo dei semplici cittadini che si sentono traditi dai giochi delle sedie e dei personalismi, e che come forza innovatrice non smetteremo mai di essere favorevoli ad un dialogo costruttivo per il bene di Ferno e di tutta la sua cittadinanza»
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