“Per la Piscina comunale, un’occasione persa”: Bison delusa dalla chiusura dalla giunta di Varese

Aveva proposto un ordine del giorno in consiglio per istituire un tavolo di lavoro tra istituzioni per “definire ogni possibile azione a salvaguardia dell’immobile", ma l'amministrazione ha dato parere negativo. "Non ci arrenderemo"

Generica 2020

Aveva proposto un ordine del giorno per “salvare” la piscina comunale: istituire un tavolo di lavoro tra comune, provincia, regione e federazione italiana nuoto per “definire ogni possibile azione a salvaguardia dell’immobile e, conseguentemente, ogni possibile opportunità economica e finanziaria, tesa a consentire i necessari interventi di ristrutturazione e ammodernamento della struttura” ma dall’assessore allo sport Stefano Malerba è arrivato il parere negativo, e la conseguente bocciatura in consiglio comunale.

Ma Barbara Bison, capogruppo della Lega in consiglio comunale a Varese, non ci sta, e manifesta tutto il suo disappunto: «Questo è un argomento molto sentito dalla Città e molto caro al centrodestra, in particolare alla Lega, per quell’idea di vocazione sportiva della città di cui ci siamo sempre fatti promotori, soprattutto l’Onorevole Bianchi – spiega – La piscina comunale rappresenta 50 anni di storia di Varese: 50 anni di atleti, di gare, di frequentatori. 50 anni di architettura».

La piscina comunale di Varese ” Fausto Fabiano”, inaugurata nel 1967 è “Un emblema della città, nonchè frequente argomento di studio e di esempio architettonico per i laureandi alle facoltà di Architettura ed Ingegneria edile, poichè costruzione considerata all’avanguardia per l’epoca di progettazione – spiega l’Ordine del Giorno – è stata progettata dall’Ingegnere Sergio Brusa Pasquè, varesino di nascita e persona di lustro per la città, in quanto professionista apprezzato in tutto il territorio italiano, ed oltre, grazie allo spirito architettonico innovativo ed alle numerose opere di pregio realizzate in vita”.

Per la consigliera quindi la piscina comunale è da considerare un punto fermo, anche su stimolo dei suoi elettori: «Durante la campagna elettorale abbiamo ricevuto numerosi apprezzamenti per l’aver inserito la piscina comunale nel programma elettorale, pensando al suo futuro. Alcuni professionisti si erano addirittura resi disponibili a collaborare gratuitamente, per valutare i possibili interventi da mettere in campo, proporre idee, verificare la fattibilità di mantenere la struttura adeguandola alle nuove esigenze ed alle attuali normative».

Insomma, l’interesse a dare nuova vita alla piscina di via Copelli è sempre stato vivo, ma l’amministrazione non sembra essere della stessa opinione: «L’assessore Malerba in consiglio ha riconosciuto sinceramente come la piscina comunale rappresenti un problema, per il quale si stanno cercando soluzioni. Ci piacerebbe però capire quali, perchè in cinque anni non si è fatto alcun passo in avanti – sottolinea Bison – Personalmente ho scelto di non controbattere perchè ritengo inutile cercare di intavolare una discussione dove non vi è alcuno spazio di trattativa ed una posizione di assoluta chiusura: nessuno qui ha tempo da perdere».

In realtà secondo la capogruppo della Lega una soluzione c’era: «Noi ne avevamo proposto una, peraltro indolore per le casse comunali – spiega – L’ordine del giorno, infatti, era orientato verso una condivisione d’intenti: non si chiedeva alcun impegno di spesa, ma semplicemente di istituire un tavolo di lavoro per aprire un dialogo ed un confronto costruttivi, tesi a sviscerare ed approfondire le problematiche della struttura, e deciderne le sorti. Nel caso in cui il tavolo avesse identificato una progetto fattibile di salvaguardia della piscina comunale nella sua attuale ubicazione, centrale ed a ridosso dei giardini estensi, si sarebbe proseguito il lavoro, cercando di reperire le necessarie risorse, con la partecipazione attiva del gruppo Lega in tal senso».

Per questo Bison conclude: «L’Amministrazione ha perso, senza motivo, una buona occasione di dialogo con noi, per il bene della città. Ma d’altro canto, questa è l’ennesima dimostrazione delle diverse sensibilità e modo di approcciarsi dei gruppi politici che siedono in Consiglio. Ognuno interpreta il proprio ruolo politico ed amministrativo come meglio crede. Noi pensiamo che un buon amministratore debba in primo luogo operare per il bene dei cittadini, e di conseguenza abbiamo agito. La piscina comunale rimane comunque uno dei tanti temi su cui non ci arrenderemo».

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 01 Aprile 2022
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  1. carlo_colombo
    Scritto da carlo_colombo

    Mi ricordo che qualche anno fa, l’amministrazione a quida leghista, era indecisa se ristrutturare l’esistente piscina o costruirne una nuova in altra zona. Sono passati anni ed è tutto fermo ma, siccome sono stato un frequentatore dell’impianto, vorrei esprimere il mio parere che consisterebbe nel mantenere la struttura dove si trova facendo una ristrutturazione graduale per esempio, durante la chiusura estiva, rifare completamente gli spogliatoi che oltretutto sono disposti molto male. Per quanto riguarda la piscina vera e propria, senza demolire il tutto, fare in modo che l’acqua arrivi a filo del pavimento. Altri lavoretti di abbellimento possono seguire in tempi successivi. Sarebbe un peccato radere al suolo questa opera che mantiene il suo fascino anche dopo decenni.

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