L’inespugnabile motorizzazione civile di Varese e un documento impossibile da duplicare

La cronistoria inviata da un lettore: a novembre la richiesta di un duplicato per il quale ci è voluto mezzo anno nonostante le chiamate a vuoto e la delega a una agenzia di pratiche auto

motociclo

Egregio direttore

Le scrivo per portare a lei e all’intera comunità degli utenti che il giornale coinvolge, la conoscenza di uno spiacevolissimo episodio che ahimè spero non capiti ad altri.

Sono il possessore un di ciclomotore e durante un trasloco mi è successo di non trovare più il libretto di circolazione. Consapevole di averlo perso a casa, ma nello stesso tempo incapace di ritrovarlo, ho deciso di fare denuncia presso i carabinieri poiché volevo utilizzare il motorino; per poter soddisfare questa mia necessità avrei dovuto dapprima eseguire la revisione periodica, per la quale è necessario avere il libretto stesso in originale.

Lei si chiederà che cosa c’è di strano fino a qui: nulla direttore, ha ragione… ma se ha tempo di leggermi, scoprirà che una semplice e banale operazione di richiesta di duplicato ha richiesto mesi ed estenuante spreco di energie, quasi si trattasse di imprese leggendarie. Legge bene: ben quasi 6 mesi dal momento della denuncia! Un diritto di un cittadino che dovrebbe poterne usufruire, come previsto, in tempi congrui: 4-5 giorni al massimo.

La faccio breve: l’aspetto che mi ha lasciato molto sconvolto e mi ha spinto a scriverle, non è stata (solo) la lungaggine burocratica, che come potrò dimostrare, nonostante dei problemi evidenti tecnici, si è risolta in pochi giorni con l’intervento dell’ufficio centrale della motorizzazione di Roma. Quel che mi ha più colpito sono state l’inerzia e l’indifferenza del personale della motorizzazione del distretto di Varese, che si è trincerato nella propria “fantomatica inespugnabile fortezza” manco fosse il Forte di Bard. Di seguito vi elenco solo una parte della cronologia di quanto mi è capitato.

In primis, mistificato dalle procedure COVID, il privato cittadino (come lo sono io) non può accedere agli sportelli per richiedere il duplicato di un ciclomotore: ricevuto direttamente fuori dal cancello, sono stato indirizzato a una agenzia di pratiche automobilistiche per avere il duplicato. Poiché troppo oberati di lavoro quindi, gli addetti hanno delegato alle agenzie di pratiche automobilistiche la stampa delle stesse, come altre attività.

Grazie alla professionalità della agenzia da me incaricata, e grazie alla loro incessante tenacia, si è riusciti a raggiungere dopo ben oltre 5 mesi la persona in possesso della pratica e delle autorizzazioni che permettevano la stampa del documento. Grazie inoltre ad aver da me personalmente interrogato il giudice di pace di Varese se vi fossero possibilità di formalizzare giuridicamente l’attenzione di queste persone addette al servizio dei cittadini.

Sono certo di aver condiviso un’informazione in cui rientrano sia il diritto del cittadino che deve essere tutelato, sia il dovere dello stesso ad adempiere ai doveri civici, come quello di segnalare una criticità senza doversi nascondere dietro alla famigerata frase «Ma tanto sono statali, cosa vuoi che serva, non cambierà nulla».

LA CRONISTORIA

– 12 Novembre 2021 – Denuncia smarrimento c/o stazione carabinieri di Laveno – Chiamata agli uffici della Motorizzazione con 10 tentativi “rimbalzati”, chiudendo la linea con la stessa risposta
– 15 Novembre 2021 – Mi sono recato personalmente alla Motorizzazione; al cancello mi hanno informato che non sarei dovuto recare lì bensì da un’agenzia specializzata in pratiche automobilistiche.
– 18 Novembre 2021 – Ho dato incarico a una agenzia.
– 14 Dicembre 2021 – L’agenzia mi comunica che non riesce a stampare il duplicato, come da normale procedura
– 16 Dicembre 2021 – Ritiro i documenti provvisori di circolazione
– 10 Gennaio 2022 – L’agenzia mi comunica che dopo i vari tentativi con i collaboratori del funzionario della motorizzazione, anche loro riconoscono il problema. Si prendono carico di risolverlo nel giro 1-2 settimane
– 24 Febbraio 2022 – L’agenzia mi comunica che la persona di contatto con la motorizzazione, nonostante abbia sollecitato il caso al funzionario, si trova costretta a chiedere all’agenzia stessa di chiamare direttamente l’ufficio della motorizzazione di Roma
– 28 Febbraio 2022 – L’agenzia mi comunica che dopo aver contattato l’ufficio della motorizzazione di Roma (che ha prontamente sistemato l’arcano), questa ha chiarito che resta competenza di Varese completare ed eseguire la stampa
– 1 Marzo 2022 – L’agenzia comunica che nonostante i vari solleciti è stato impossibile avere l’attenzione del funzionario per risolvere la questione che permetta la semplice stampa del libretto
– 17 Marzo 2022 – L’agenzia comunica che la motorizzazione di Varese, nonostante fosse fiduciosa di riuscire a soddisfare una banale richiesta, arriva alla conclusione che il supporto non è disponibile
– 18 e 21 Marzo 2022 – Ho provato a più riprese a contattare il funzionario al recapito in ufficio, ma il telefono ha sempre suonato libero
– 29 Marzo – L’agenzia mi informa che la mia pratica è passata dalla scrivania alla attenzione del funzionario ch, riconoscendo l’impossibilità della banale stampa, ha prontamente segnalato il caso al service help desk
– 5 Aprile 2022 – L’agenzia mi informa come sia stato necessario riprodurre un documento già presentato in dicembre, per completare il cerchio e riuscire a stampare il tanto atteso duplicato.

Cordialmente
Cataldo Addamo

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 19 Aprile 2022
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Commenti

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  1. Castegnatese ora Insu
    Scritto da Castegnatese ora Insu

    dipendenti pubblici ….

  2. carlo_colombo
    Scritto da carlo_colombo

    Allora, con la scusa del Covid, soprattutto negli uffici pubblici se ne sono approfittati per alleggerire il proprio lavoro. Nel caso specifico i responsabili devono ringraziare di essere dipendenti pubblici perché fossero alle dipendenze di un qualsiasi ufficio privato sarebbero giustamente privati del loro lavoro. Questo era un caso da risolvere al massimo in 48 ore. Non ci sono parole…

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