Chiuso su ordine del questore per 30 giorni il “Sempre Pronto” di Busto Arsizio
I controlli della polizia hanno verificato che nell'esercizio venivano somministrati alcolici anche ai minori
Trenta giorni di chiusura per il bar “Sempre Pronto” di piazza San Giovanni a Busto Arsizio: troppe consumazioni date ai minori con disinvoltura, con prove raccolte anche da agenti in borghese che hanno documentato come i drink finissero nella pancia di giovanissimi avventori.
Nessun documento chiesto, nessuna informazione legata all’età prima della mescita di cocktails dall’elevato valore alcolico.
A mettere in allarme i poliziotti è stata inizialmente una ragazzina, soccorsa da una Volante che l’ha trovata in strada ubriaca e colta da malore. La minorenne ha spiegato di avere consumato poco prima dei cocktails a base di alcol nel bar in questione, da lei pagati e a lei personalmente serviti senza che nessuno degli addetti le facesse domande sulla sua età, peraltro evidentemente inferiore ai 16 anni. Dopo aver acquisito informazioni sull’esercizio pubblico e aver ricevuto conferme sulla abituale e disinvolta somministrazione di alcol a giovanissimi clienti, gli uomini del Commissariato hanno effettuato un servizio in borghese, mescolandosi ai clienti, per verificare anche direttamente le segnalazioni ricevute.
Hanno così potuto constatare che in poco tempo a cinque giovanissimi di età inferiore ai 16 anni, oltre che a minorenni di 16 e 17 anni, venivano serviti, senza alcun accertamento sulla loro età, alcolici a base di gin, rum e vodka. Somministrazioni che, oltre a costituire illeciti di natura penale e amministrativa tra l’altro replicati anche dopo le prime contestazioni dei poliziotti, rendono il locale oggettivamente pericoloso per l’ordine pubblico e per i clienti minorenni; questi, sotto l’effetto dell’alcol che ne insidia la salute, potrebbero più facilmente rendersi protagonisti di quei comportamenti pericolosi per sè e per gli altri che purtroppo caratterizzano la cosiddetta “mala movida”.
Da qui, oltre alle denunce e alle contestazioni amministrative per i singoli illeciti riscontrati, la proposta del Commissariato e la decisione del Questore di sospendere l’attività del locale per 30 giorni applicando l’art.100 del TULPS, il testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.
TAG ARTICOLO
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Ennio Doris, il film sul banchiere è firmato dal regista varesino Giacomo Campiotti
Felice su Sono soprattutto stranieri e sportivi i turisti che apprezzano sempre di più il Varesotto
YORK su Nuovo sgombero al campo nomadi di Gallarate, polizia e carro attrezzi al lavoro dal mattino
massimiliano_buzzi su Si affida ad un professionista per rivalersi sul medico che aveva sbagliato diagnosi ma viene truffato
Ombretta Gianni su Le barche d'epoca di Laveno Mombello al Festival internazionale di Sète
PaoloFilterfree su Il PD: "Lega a Varese già asfaltata due volte, loro a caccia di like e noi stanziamo 3,5 milioni per le strade"
Certo che ci vuole un bel coraggio a servire gli alcolici ai minorenni che difficilmente li sopportano. Purtroppo anche qualche maggiorenne eccede e non sempre al rifiuto del barista accetta lo stop e in molti casi reagiscie in malo modo. Purtroppo non è facile gestire certe situazioni senza aiuto.