Al municipio di Varese il primo incontro con trenta comunità straniere della città
Domenica 3 luglio il primo incontro del Tavolo di confronto e dialogo per la multiculturalità e l'integrazione. Partendo dai più giovani, le seconde e terze generazioni che cercano partecipazione

Sono quasi trenta i rappresentanti che oggi hanno partecipato al primo incontro del tavolo di dialogo che l’amministrazione comunale ha avviato con le comunità straniere presenti sul territorio varesino, con l’obiettivo di individuare i percorsi e le azioni per favorire una società più inclusiva, sicura, priva di fasce di marginalità ed esclusione.
«Oggi per la prima volta a Varese ha inizio un esempio di democrazia amministrativa volta all’inclusione e al dialogo per far sì che questi siano i principali strumenti di convivenza. Un segnale importante per favorire il processo di inclusione e la coesione sociale nella nostra città» ha detto Helin Yildiz , consigliera delegata alla multiculturalità e promotrice del tavolo. «L’integrazione è un processo complesso, fatto di adattamento ma anche di partecipazione attiva. Siamo partiti oggi con le comunità straniere ma nei prossimi tavoli apriremo anche al mondo dell’associazionismo, con il terzo settore e non solo, per allargare al massimo la partecipazione».
Presenti all’incontro il sindaco Davide Galimberti e il prefetto Salvatore Pasquariello che ha fatto i complimenti per il metodo applicato e per aver dato vita ad un momento di confronto per la città. Al tavolo anche la vicensidaca Ivana Perusin, gli assessori Roberto Molinari, Rossella Dimaggio, Raffaele Catalano ed Enzo Laforgia, il presidente del consiglio Alberto Coen Porisini.

Dopo le presentazioni delle varie comunità la consigliera Helin Yildiz ha comunicato la prima iniziativa che sarà l’apertura di uno sportello presso gli uffici dei servizi sociali a cui le comunità straniere potranno rivolgersi per porre proposte e idee.

Durante l’incontro hanno preso parola i rappresentanti delle varie comunità, con le esperienze di molti cittadini di seconda e terza generazione che hanno scelto di restare e vivere a Varese con le proprie famiglie costruendo qui un progetto di vita. Tanti i temi affrontati in quello che tutti hanno definito una prima iniziativa assoluta che mette sul tavolo argomenti importanti come quello dell’inclusione, la sicurezza in città e la partecipazione. Tante anche le idee come un maggior coinvolgimento nella vita attiva, lavorativa, sociale e sportiva della città. Anche a partire dai giovani.

Unanime il ringraziamento per l’istituzione di questo tavolo come luogo di confronto che possa agire concretamente anche proprio per contrastare fenomeni di marginalità e portare proposte per una maggiore inclusione in città.
Tra i rappresentanti presenti le comunità delle Ucraina, Nepal, India, Repubblica Domenicana, Tunisia, Salvador, Albania, Costa d’Avorio, India, Serbia, Perù, Filippine, Mauritius e molti altri paesi del Mondo.
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