Cambio in consiglio comunale a Castellanza, lascia il consigliere Vialetto ed entra Bettoni
Surroga all'interno del gruppo di maggioranza Partecipiamo. Lascia lo storico consigliere Giuliano Vialetto e al suo posto entra Giandomenico Bettoni, in quota Pd, che fu assessore alla Cultura nello scorso mandato
Piccolo colpo di scena in consiglio comunale a Castellanza. Lo storico consigliere comunale Giuliano Vialetto (a sin. nella foto), sin dalla fondazione una delle anime del gruppo Partecipiamo che esprime il sindaco Mirella Cerini, lascia il suo posto e fa spazio a Giandomenico Bettoni, candidato in quota Pd nella lista del sindaco alle ultime elezioni amministrative.
Alla base della decisione di Vialetto ci sarebbero problemi di carattere personale. Per Gianni Bettoni, invece, si tratta di un ritorno dopo che nella scorsa consigliatura è stato assessore alla Cultura. Ripresentatosi alle scorse amministrative era rimasto fuori per un pugno di voti.
«Giuliano va solo ringraziato per tutto quello che ha fatto e per l’impegno che ha messo in tutte le sue iniziative – ha commentato Bettoni -. Per quanto riguarda i miei obiettivi lavorerò a testa bassa per mettere in atto il programma della lista. Col mio impegno come volontario civico cercherò di stimolare altri cittadini a partecipare al bene comune, stessa cosa per il controllo di vicinato che ha sempre funzionato bene. Erano temi per i quali Vialetto si è sempre speso con tutto se stesso».
«Può essere anche utile ricordare – prosegue Bettoni – che abbiamo un albo dei volontari in comune ed iscrivendosi si può donare operosamente un po’ di tempo utile per l’amministrazione, ma soprattutto per la nostra città, per piccoli lavori e attività non importantissimi, che però spesso sono assai utili per sgravare i nostri operatori e permettere loro di intervenire in ambiti dal maggior impegno e attenzione. Per i piccoli lavoretti spesso vengono distratti e poi fanno fatica a fare tutto in modo completo e definitivo. Per esperienza so che poco, può essere molto».
Bettoni rivendica con orgoglio la sua provenienza: «Sarò a disposizione del sindaco, della giunta e del gruppo partecipiamo ma non rinuncio alla mia identità personale. Ero, sono e sarò orgoglioso e fiero membro del Partito Democratico senza voler inquinare la civicità del gruppo nel quale sono stato eletto».
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