Aggressione omicida di Assago, l’accoltellatore bloccato dall’ex calciatore Tarantino
Tarantino, 51 anni, ex terzino di Bologna, Napoli, Inter, Como e Pavia, attualmente dirigente sportivo, ha spiegato a inquirenti e giornalisti: “Urlava e basta. Non ho fatto niente, non sono un eroe"
Emergono nuovi particolari sull’aggressione con un coltello all’interno del centro commerciale di Assago di ieri pomeriggio, giovedì 27 ottobre. L’accoltellatore, Andrea Tombolini, 46 anni, italiano, disoccupato e affetto da gravi problemi psichici è accusato di omicidio e tentato omicidio plurimo.
Intorno alle 18.35 di giovedì 27 ottobre l’uomo si aggirava per i corridoi del supermercato Carrefour all’interno del centro commerciale Milanofiori di Assago: improvvisamente ha preso un coltello da uno scaffale e ha cominciato a sferrare fendenti a chi trovava intorno. A farne le spese Luis Fernando Ruggieri, 46 anni, di origini bolivian, dipendente della catena, tra i primi ad essere colpito.
Altre quattro persone sono state colpite. Tra queste il calciatore del Monza Pablo Marì, 29 anni, spagnolo di Valencia, difensore del Monza da questa stagione dopo aver militato nell’Arsenal in Inghilterra e nell’Udinese lo scorso anno. Stava facendo la spesa con moglie e figlio, che sedeva nel carrello, quando si è sentito colpire alla schiena: ha raccontato di un dolore forte che lo ha fatto voltare di scatto, mostrandogli gli altri feriti e anche il dipendente del supermercato agonizzante a terra. Ferito alla schiena, non è in pericolo di vita e sarà operato nella giornata odierna. Nemmeno le altre persone ferite rischiano la vita.
A bloccare e disarmare Tombolini è stato l’ex calciatore Massimo Tarantino, anche lui al supermarcato per fare la spesa: lo ha fermato e gli ha tolto il coltello e poi lo ha consegnato ai carabinieri di Corsico, accorsi sul posto chiamati da diversi clienti del negozio, allarmati per quanto stava accadendo. Tarantino, 51 anni, ex terzino di Bologna, Napoli, Inter, Como e Pavia, attualmente dirigente sportivo, ha spiegato a inquirenti e giornalisti: “Urlava e basta. Non ho fatto niente, non sono un eroe“.
Il pm di Milano, Paolo Storari ha cominciato ad interrogare il fermato, portato in ospedale a causa delle ferite autoinferte al capo e al volto.
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