Due mesi di carcere per il furto al Tigotà di Cantello

I fatti nel giugno 2020: la pena commutata in 4 mesi di libertà controllata

tribunale varese

L’anti taccheggio che suona, la cassiera che chiede se gentilmente la cliente ha fatto recenti acquisti in altri negozi, ma poi la realtà: merce rubata addosso e nella borsa.

Così sono arrivati i carabinieri al Tigotà di Cantello ed è arrivata pure la denuncia, nel giugno 2020. Mercoledì mattina dinanzi al giudice monocratico di Varese la condanna: 2 mesi e multa trasformati dal giudice in 4 mesi di libertà controllata.

Il pubblico ministero aveva contestato come aggravante l’”esposizione alla pubblica fede”, prevista dal codice penale quando si concreta il resto di furto di oggetti esposti al pubblico in un negozio e per i quali l’esercente “confida” nella fiducia dei clienti a cui la merce è rivolta. Questa aggravante è stata ritenuta dal giudice equivalente all’attenta te della “tenuità” del valore della merce sottratta: circa 62 euro (burro cacao, creme e prodotti per la persona), un valore equivalente alla multa comminata dal giudice, 60 euro.

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Pubblicato il 21 Dicembre 2022
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