La Finanza di Como confisca un milione e mezzo di euro per frode fiscale
Accertate responsabilità penali riconducibili alle ipotesi delittuose di “annotazione di fatture per operazioni inesistenti“. Solo pochi giorni fa 300 mila euro confiscati a un imprenditore varesino

Le Fiamme Gialle della Compagnia di Olgiate Comasco hanno dato esecuzione ad una sentenza irrevocabile di condanna emessa dal Tribunale di Como, in forza della quale è stata disposta la confisca obbligatoria di beni per un valore pari ad oltre € 1.500.000 nei confronti dell’amministratore di una società con sede in Veniano (CO), operativa nel settore delle pulizie e del facchinaggio, al quale è stata applicata la pena di 2 anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione, l’interdizione dagli uffici direttivi delle imprese e l’incapacità di contrarre con la P.A. per non meno di 2 anni, poiché ritenuto responsabile di una frode fiscale.
Le investigazioni ed i conseguenti approfondimenti di polizia economico-finanziaria, a suo tempo svolti, avevano preso avvio a seguito di una mirata verifica fiscale, condotta dai Finanzieri di Olgiate Comasco, a conclusione della quale erano emerse responsabilità penali riconducibili alle ipotesi delittuose di annotazione di fatture per operazioni inesistenti, infedele dichiarazione e omesso versamento delle imposte.
Tale condotta fraudolenta era stata quindi segnalata alla Procura della Repubblica di Como che, ritenendo sussistenti gli elementi di prova raccolti, aveva inteso rinviare a giudizio l’imprenditore per le ipotesi di reato prospettate. Dinnanzi al Giudice penale è stata recentemente sentenziata definitivamente la responsabilità penale dell’imputato con la conseguente disposizione di sottoporre a confisca definitiva tutti i beni mobili ed immobili intestati o riconducibili al condannato o alla società da esso rappresentata fino alla concorrenza della somma di € 1.500.000. Nei giorni scorsi, i Finanzieri olgiatesi hanno, pertanto, proceduto all’esecuzione del dispositivo di condanna e quindi alla confisca di disponibilità finanziarie, intestate al condannato nonchè di una unità immobiliare di sua proprietà, sita in Sicilia.
Solo pochi giorni fa un provvedimento analogo era stato preso ai danni di un imprenditore cinquantenne della provincia di Varese cui sono stati confiscati denaro e oggetti di valore oltre a immobili per 300 mila euro: somme che ora entrano a tutti gli affetti nella disponibilità del patrimonio dello Stato.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Roberto Ganna su Elsa Fornero a Varese: “Abbiamo tolto futuro ai giovani. Ora dobbiamo restituirglielo”
Baffetta su Elsa Fornero a Varese: “Abbiamo tolto futuro ai giovani. Ora dobbiamo restituirglielo”
Fabrizio Tamborini su Elsa Fornero a Varese: “Abbiamo tolto futuro ai giovani. Ora dobbiamo restituirglielo”
Alessandro Zanzi su Elsa Fornero a Varese: “Abbiamo tolto futuro ai giovani. Ora dobbiamo restituirglielo”
Emanuele Zanetti su Motociclista di Ferno ucciso da un orso in Romania
GrandeFratello su Superate le 700 firme per la petizione sul recupero del Grand Hotel Campo dei Fiori di Varese
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.