Un grazie agli eroi dell’ospedale dell’ospedale di Varese che hanno salvato mia madre

In una lettera la figlia della donna racconta l'impatto (difficile) con il Pronto Soccorso e la grande professionalità e umanità trovata durante i due mesi di calvario della mamma: "Hanno definito il suo caso molto raro"

ospedale di Varese di circolo

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una figlia che si è trovata ad avere a che fare con diversi reparti dell’ospedale di Circolo di Varese a causa della malattia che ha colpito la madre. Di seguito il suo racconto.

Buongiorno,

voglio scrivere questa lettera perché è giusto spendere due parole per delle persone che sono, a parer mio, degli eroi. Mia mamma è arrivata all’ospedale di Circolo di Varese il 31 ottobre dopo una banale botta presa in casa. Da qualche giorno aveva un forte dolore alla gamba che quasi le impediva di muoverla ma mai avremmo pensato però, di ritrovarci nel mezzo di un incubo.

Nonostante al pronto soccorso le avessero dato un codice verde la situazione era estremamente grave..

Dopo una notte di osservazione e di esami effettuati da medici ed infermieri degni di essere chiamati tali scopriamo che di codice verde c’era ben poco, mia mamma il primo novembre viene operata d’urgenza per una forte infezione ormai avanzata, era in uno stato di setticemia e le sue condizioni erano veramente molto gravi.
Mia mamma ha affrontato l’impossibile, è stata ricoverata in terapia intensiva generale per un mese, di cui 18 giorni di coma farmacologico, il personale è stato straordinario, gentilissimi ed estremamente competenti, i chirurghi con svariate operazioni hanno fatto un miracolo.

Al termine del mese in terapia intensiva è stata trasferita nel reparto interno di Medicina 2 ed anche lì ho conosciuto persone straordinarie, hanno curato e coccolato la mia mamma trattandola veramente in un modo eccezionale. Nel corso di questi due mesi ci sono state diverse complicazioni, per svariate ragioni il caso di mia mamma è stato definito raro dai medici stessi che hanno scelto di fare un report internistico perché questo potrebbe essere d’aiuto ad altri colleghi che potrebbero avere in cura persone con un caso clinico simile al suo.

Posso solo dire grazie ogni giorno a tutti i medici e gli infermieri della Terapia Intensiva Generale e del reparto di Medicina 2 perché hanno salvato la vita della mia mamma e gliene sarò grata in eterno. Ora lei sta abbastanza bene, sta facendo riabilitazione in una struttura dedicata e presto tornerà a casa con noi.

Pubblicato il 21 Gennaio 2023
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