Luca Ferrazzi torna al Pirellone. “Ma con Moratti ci aspettavamo un risultato migliore”
Letizia Moratti nel Varesotto si è fermata al 9,7%. Le liste che la sostenevano ottengono comunque rappresentanza in consiglio regionale. E a Palazzo Pirelli torna proprio Ferrazzi, che in Regione era stato anche assessore
Luca Daniel Ferrazzi torna al Pirellone.
Se alcuni eletti (Astuti, Monti, Cosentino) del Varesotto sono stati riconfermati, se altri sono al debutto (Martignoni, Caruso, Licata), Ferrazzi torna dopo una parentesi lontano dal consiglio regionale.
«Sicuramente ci aspettavamo di più» premette subito. Letizia Moratti ha preso il 9,9%, nel Varesotto appena di meno, il 9,7. «Una campagna silenziata dal centrodestra non ha agevolato il confronto e non ha coinvolto le persone. Ha prevalso la scelta di partito di Fontana, che ha addirittura anticipato a febbraio rispetto alla scadenza naturale di aprile. Abbiamo avuto solo un mese e mezzo per spiegare il nostro progetto».
«Il 40% degli elettori non può far gioire nessuno. È un risultato disarmante, su cui ha influito la decisione di Fontana di sfuggire. È uscito un voto politico, non amministrativo: non si è votato sui candidati presidenti. E a quel punto anche i partiti risultavano più semplici da votare. Quella di Fontana è comunque una vittoria netta: noi dalla minoranza faremo quel che è nostro compito, ci muoveremo sui problemi e le necessità di questo territorio».
Ferrazzi entra in consiglio con 476 preferenze totali. Un centinaio a Gallarate città, il resto in giro per la provincia: «Io ho preso voti, come sempre mi è capitato, un po’ in tutte le parti della provincia. Non c’è una zona particolarmente significativa». Va al Pirellone anche per una serie di meccanismi “incrociati”: Letizia Moratti non è entrata in consiglio perché non aveva il posto sicuro come candidato presidente. La lista Moratti ha poi preso più della lista Azione-Italia Viva (5,30 a 4,30), Ferrazzi è stato il più votato della lista. Il meccanismo elettorale è complesso, ma più o meno questi sono gli elementi.
Adesso da dove parte l’impegno al Pirellone?
«Sicuramente come dicevo in campagna elettorale il primo tema che dovremo affrontare è la rete ospedaliera, non solo Busto e Gallarate, anche Luino, Saronno. È una emergenza e per questo, come sempre sostenuto, servono risposte emergenziali in provincia di Varese».
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