Alla Laborplast spa di Busto Arsizio la transizione ecologica è già iniziata

Fondata nel 1958 dai fratelli Pariani, l'azienda opera nella produzione di anime e compound in Pvc riciclato. È stata la prima in Italia ad ottenere la certificazione Csi recycled plastic. Produce oltre il 70% della gamma dei suoi prodotti con materiale riciclato

PmiDay alla Laborplast di Busto Arsizio

La Laborplast spa, azienda di Busto Arsizio che produce compound in pvc, compie 65 anni. Fondata nel 1958 dai fratelli Pariani oggi vede al lavoro in azienda i loro nipoti, la terza generazione. Questo anniversario assume per la proprietà un significato importante, non solo per il riuscito passaggio generazionale, ma anche per un riconoscimento che arriva dal settore.
Laborplast spa è la prima azienda in Italia che opera nella produzione di anime e compound in Pvc riciclato ad aver ottenuto la certificazione Csi recycled plastic. In piena transizione ecologica, il Centro di certificazione e analisi comportamentale polivalente del Gruppo IMQ (Istituto italiano del marchio di qualità), attesta la presenza di un contenuto minimo di plastica riciclata, pari al 30%, all’interno dei prodott Laborplast.
L’azienda di Busto Arsizio risponde dunque agli obiettivi di sostenibilità fissati dall’Unione Europea che richiede una quota minima del 30% di plastica riciclata, verificata grazie ad un innovativo sistema di rintracciabilità dei materiali impiegati e alla loro conformità a normative specifiche (UNI 10667 – D.Lgs. 152/2006).
Laborplast produce oltre il 70% della gamma dei suoi prodotti con materiale riciclato.

«Questo riconoscimento che ci è stato conferito da Csi spa – commenta Roberto Pariani, amministratore delegato di Laborplast spa – premia il nostro impegno nel sostenere e sviluppare la cultura della sostenibilità, un aspetto che coinvolge direttamente la nostra azienda. Il futuro sostenibile è ormai da tempo parte integrante del nostro modo di essere impresa e di operare».

Per rispondere alla normativa entrata in vigore dal 1° gennaio 2023 che riguarda l’etichettatura ambientale prevista dal D. Lgs. 116/2020, già nel secondo semestre dello scorso anno Laborplast ha studiato un QR code che viene apposto sugli imballi di tutti i prodotti e che, una volta scansionato, rimanda alla corretta procedura di smaltimento dei materiali di imballaggio e dei prodotti stessi.
L’azienda ha inoltre aderito al programma volontario internazionale Operation Clean Sweep (OCS) che coinvolge l’intera filiera produttiva del settore della plastica per ridurre la dispersione nell’ambiente di polveri, granuli e fibre provenienti dalle fasi di produzione, trasporto e gestione sia dei granuli che dei prodotti in plastica.

Nel corso del secondo trimestre 2023 l’azienda pubblicherà inoltre il secondo bilancio di sostenibilità per comunicare la performance ESG e i progressi effettuati in ambito ambientale (Environmental), sociale (Social) e di governance (Governance).

Oltre a Busto Arsizio, Laborplast ha uno stabilimento anche a Magnago, in provincia di Milano, e dà lavoro complessivamente a  60 persone, impiegate in 12 linee di produzione, che processano ogni anno circa 30.000 tonnellate di materiale plastico.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Marzo 2023
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