Il pedibus di Gallarate riparte dalle primarie di Ronchi e Crenna
A distanza di alcuni anni dalle precedenti esperienze, riprende il servizio di accompagnamento dei bambini verso i plessi scolastici: un impegno che unisce assessorato alla Sicurezza, PoliziaLocale e due associazioni genitori

Riparte il Pedibus a Gallarate e lo fa dalle scuole primarie di Crenna e Ronchi, i quartieri collinari della città: l’assessore alla sicurezza Francesca Caruso ha firmato oggi, venerdì 3 marzo, i due accordi con le associazioni dei genitori dei due plessi.
L’assessorato alla Sicurezza e il Comando di Polizia Locale di Gallarate sono da anni impegnati, in ambito di educazione stradale, a promuovere la sicurezza di ogni forma di mobilità attraverso varie iniziative formative nelle scuole cittadine: la sicurezza degli utenti della strada inoltre è il cuore della Campagna Pluriennale promossa #usalabiciclettainsicurezza rivolta a ciclisti, automobilisti e pedoni.
E da questo punto di vista l’incentivazione e la riattivazione del pedibus rientra nelle finalità: dopo una prima fase esplorativa, è risultato che è nell’interesse di genitori e Dirigenti riavviare per le sole scuole primarie questa buona prassi che contribuisce, oltre all’educazione stradale, a creare abitudini sane e sostenibili incentivando l’aggregazione dei ragazzi. Quindi riparte il pedibus, che una decina di anni fa era una bella iniziativa “di massa” che coinvolgeva tanti alunni.
Il Comune con l’assessore alle Sicurezza Francesca Caruso e il Comitato Genitori Scuola Elementare G. Marconi Crenna, rappresentata da Laura Bianchin, e l’associazione Genitori Ronchi, rappresentata da Annalisa Forni, hanno firmato il primo accordo per il progetto pedibus.

L’attività di intervento degli operatori volontari riguarderà accompagnamento in sicurezza, su un percorso determinato concordato con la Polizia Locale, degli alunni che si iscriveranno: riguarderà il tragitto casa-scuola del mattino (e non viceversa), a partire da un punto di raccolta individuato lungo il percorso.
L’obiettiva è disincentivare l’uso dell’auto come mezzo di accompagnamento scolastico, con riduzione del traffico e dei rallentamenti nei pressi dei plessi scolastici, promozione della sicurezza stradale dei pedoni, ma anche l’aggregazione ed il sostegno ad una mobilità più sostenibile.

«Sono contenta che il progetto sia riuscito a partire» dice l’assessore Francesca Caruso. «Spiace che siano solo due i plessi per ora che hanno aderito ma sono fiduciosa che anche le altre scuole prendano esempio. Molte volte ricevo proprio da parte delle scuole,ma anche degli stessi genitori, lamentele per il traffico fuori dagli istituti scolastici per code o macchine parcheggiate in doppia o tripla fila che creano problemi di sicurezza, ecco questo può essere una buona soluzione e sicuramente un buon esempio».

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