L’altro filone processuale per le sospette truffe ai danni del Comune di Induno Olona

Slitta a metà settembre per legittimo impedimento il procedimento che vede imputato un imprenditore e i rappresentanti legali di 5 aziende di fronte al giudice per udienza preliminare

Generico 13 Mar 2023

Il gioco era semplice: un accordo per truffare il Comune, per trarlo in inganno e lucrare sull’esborso di danaro pubblico.

E funzionava così secondo l’accusa: l’imprenditore ci metteva le false fatture, mentre il responsabile del settore Manutenzione firmava le false determine cioè gli atti amministrativi che giustificavano gli acquisti vari, per forniture fra le più diverse. Falsi, sempre secondo la Procura di Varese, anche i documenti di trasporto delle merci.

Solo i soldi erano veri: un danno per le casse comunali quantificato dai legali che rappresentano il Comune di Induno Olona (costituitosi parte civile) che ammonterebbero a quasi mezzo milione (470 mila euro circa) soldi che ora sono anch’essi al centro di un procedimento penale che vede un processo agli albori di fronte cioè al giudice per l’udienza preliminare di Varese, che oltre al reato di truffa aggravata continuata in concorso, vede anche cinque “persone giuridiche” (cioè imprese identificate in rappresentanti legali e procuratori) accusate dell’illecito amministrativo previsto dal decreto legislativo 231 del 2001 che stabilisce le responsabilità amministrative degli enti per reati commessi a vantaggio degli stessi, in questo caso per reati che hanno a che fare con la pubblica amministrazione.

L’udienza preliminare si è celebrata mercoledì mattina di fronte al gup di Varese Alessandro Chionna che ha dovuto registrare il legittimo impedimento di un avvocato risultato positivo al covid, così da obbligare l’aggiornamento dell’udienza a metà di settembre.

Il procedimento arriva all’indomani di un altro rinvio – ma più a breve – per il processo dinanzi al Collegio che ha a che fare per le rimanenti posizioni del troncone principale di indagine, quella dell’operazione «Gabbana» delle Fiamme gialle varesine che portarono in carcere tre persone, mentre 26 vennero denunciate al termine di decine di perquisizioni.

Nel mezzo c’è, come si accennava, il Comune di Induno Olona che nel corso di quest’ultimo procedimento è riuscito ad incamerare oltre 100 mila euro frutto di un patteggiamento. «Il nostro obiettivo è quello di riuscire ad ottenere almeno quanto uscito dalle casse comunali, fermo restando che agiremo anche per i danni morali e d’immagine», ha spiegato il legale del Comune, Marco Lacchin.

«Nel procedimento di oggi (15 marzo ndr) potremmo anche valutare di muoverci verso un accordo transattivo per recuperare ulteriori somme, tenendo però conto che questo comporterebbe una limitazione delle sanzioni interdittive previste dal decreto legislativo 231 del 2001», conclude il legale.

LA VICENDA, TUTTI GLI ARTICOLI

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

Un giornale è come un amico, non sempre sei tu a sceglierlo ma una volta che c’è ti sarà fedele. Ogni giorno leali verso le idee di tutti, sostenete il nostro lavoro.

Pubblicato il 15 Marzo 2023
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.