Mancano gli autisti e gli autobus a Varese saltano alcune corse, ecco cosa sta succedendo

Gli utenti lamentano la cancellazione "a sorpresa" di corse sulle diverse linee cittadini. Abbiamo chiesto ad Autolinee Varesine di spiegarci qual è il problema

autolinee varesine

Manca personale e le corse degli autobus saltano. Succede a Varese, come ci segnalano sempre più spesso lettori che lamentano non semplici ritardi ma proprio corse annullate, peraltro senza preavviso.

“E’ da parecchi giorni che gli autobus saltano le corse nelle ore più importanti della giornata, quando uno va al lavoro o quando rientra nella pausa pranzo o alla sera – ci scrive Jole – Io parlo per le linee E e Z ma sicuramente saranno anche altre. Ho scritto ad Autolinee varesine e la risposta che mi hanno dato è assurda. Capisco tutto ma la mancanza di personale non deve ricadere sugli utenti. Si incentiva la gente ad usare i mezzi pubblici ma se i servizi sono questi…”.

Anche Domenico si lamenta: “A malincuore devo segnalare disservizi per quanto riguarda gli autobus cittadini. E’ già la terza volta che un bus salta la corsa, prima sabato scorso, poi la N giovedì e ora la P. Intanto i soldi del biglietto e degli abbonamenti (aumentati) li riscuotono prima del servizio”.

Il problema è che, a quanto pare, in pochi vogliono fare gli autisti di autobus. Spiega Autolinee Varesine: “La carenza di personale nel settore è un problema diffusissimo in tutta Italia: anzi, noi a Varese ne iniziamo a subire le conseguenze “dopo” rispetto a molte altre città di dimensioni similari, del Varesotto, della Lombardia e non solo; basta leggere la stampa di settore e le varie testate locali dei mesi scorsi per capire quanto questa situazione sia generalizzata. La professione del conducente è purtroppo poco ambita, per diverse ragioni; anzitutto, il conseguimento di patente D e CQC (Carta di Qualificazione del Conducente) comporta un esborso economico anche di 5mila euro, con mesi di lezioni teorico/pratiche; oltretutto, un ragazzo che finisce il ciclo di studi non può arrivare naturalmente a tale professione, perché la patente D e il CQC si conseguono solo dai 21 anni in su; superati tali requisiti d’accesso, si arriva poi alla quotidianità di un lavoro che – tanto più sulle linee urbane – è indubbiamente pesante, ingabbiato in regole (come quella dell’impegno orario giornaliero) e soprattutto retribuzioni di un contratto nazionale abbastanza stantio”.

In Italia mancano circa 10mila autisti di bus; inoltre, l’età media di chi svolge tale professione è estremamente alta. Insomma, non è Autolinee Varesine che non vuole assumere: “l’azienda, semplicemente, fa immensamente fatica a trovare qualcuno qualificato e disponibile per tale lavoro”.

“Purtroppo a livello nazionale nessuno ha mai affrontato sul serio il problema – prosegue l’azienda – Di fronte a questa carenza ci siamo mossi noi come azienda per aprirci anche nei confronti di chi al momento attuale non ha le patenti superiori e avrebbe intenzione di avvicinarsi a tale professione, grazie alla collaborazione di Enaip: la risposta è estremamente buona e, quando i partecipanti avranno completato il percorso formativo, sicuramente riusciranno a risolvere gran parte del problema attuale per quanto riguarda la nostra azienda”.

Ma, si chiedono gli utenti, non è possibile sapere in anticipo quali corse non saranno eseguite, così da sapersi regolare?

E’ impossibile fornire un numero esatto di quanti autisti mancano e quante corse saltano, perché la situazione è estremamente diversa di giorno in giorno. Ogni giorno partiamo con l’idea di coprire il servizio nella sua interezza, com’è nostro preciso dovere fare; molto spesso ci riusciamo, essenzialmente grazie alla straordinaria disponibilità dei nostri autisti; altre volte non è purtroppo possibile coprire tutti i turni e dunque tutte le corse, ma trattandosi spesso di situazioni che emergono all’ultimo minuto (in virtù anche dei tentativi effettuati sino all’ultimo istante utile), risulta praticamente impossibile una comunicazione diffusa e dettagliata. Non ci sono fasce orarie più o meno “privilegiate”: gli utenti che viaggiano a qualunque ora, su qualunque linea, hanno i medesimi diritti; e in qualunque ora viaggia gente che va o torna dal lavoro, dalla scuola, da un impellente impegno personale, dunque non ci sono fasce orarie più o meno delicate di altre, sebbene indubbiamente il primo mattino (6-8), la fascia di pranzo (12-14) e quella tardo pomeridiana (17-19) facciano registrare il numero maggiore di viaggiatori nonché di autobus e autisti in servizio”.

Per cercare di contenere al massimo i disagi per gli utenti, Autolinee Varesine – quando c’è la possibilità di “scegliere” quale corsa non effettuare – cerca di tagliare corse sulle linee, come la E, che hanno una frequenza maggiore delle altre, perché una corsa saltata su altre linee (dove peraltro accade comunque) avrebbe conseguenze ben peggiori, in quanto ci sarebbero tempi di attesa molto più lunghi per l’autobus successivo.

Comprendiamo perfettamente l’amarezza degli utenti, ai quali chiediamo solamente la cortesia di non prendersela con gli autisti che invece svolgono correttamente e seriamente il proprio lavoro: molto spesso, infatti, chi sale su una corsa successiva a quella “saltata”, si inalbera con l’autista, che invece sta semplicemente svolgendo il proprio lavoro e dunque non merita certo le aggressioni verbali che registriamo ogni giorno. Da parte aziendale, c’è l’impegno anzitutto ad una massima sincerità e chiarezza, perché a nessuno tra chi ha segnalato e segnala un problema è stata negata una risposta, o è stata promessa una soluzione immediata e miracolosa che non esiste; l’altro e più profondo impegno è ovviamente quello verso la risoluzione del problema e la normalizzazione della situazione, anche attraverso questo sforzo formativo che stiamo affrontando, di nostra iniziativa, per poter incrementare al più presto i conducenti a disposizione”..

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Marzo 2023
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