Nursind chiede impegni per evitare la fuga di infermieri dall’Asst Sette Laghi
Vito Antonucci, segretario della sezione di Varese, indica alcune criticità che peggiorano la qualità della vita professionale.La risposta dell'azienda Sette Laghi

Gentile redazione,
da mesi assistiamo inermi alla fuga di infermiere/i dalla ASST Sette Laghi, non passa giorno in cui qualche collega ci contatta per informarci che ha trovato nuova collocazione e chiede consigli, per evitare di perdere i giorni di ferie accumulati negli anni e ore di lavoro straordinario. Il giorno 9 Gennaio si è insediato il commissario straordinario che da queste pagine dichiarava, e non si poteva non condividere, di voler fidelizzare il personale. A distanza di due mesi ci sembra lecito chiedere: quali misure intende mettere in atto per cercare di arginare un fenomeno ad oggi inarrestabile?
Come segreteria del sindacato delle professioni infermieristiche Nursind vorremo porre delle considerazioni su alcune criticità sottovalutate. Fino a qualche anno fa i dipendenti genitori di bimbi piccoli, come avviene per molte aziende, potevano godere di una convenzione favorevole con un asilo nido privato, scaduta la quale, nonostante solleciti da più parti, non è stata più rinnovata.
Da anni segnaliamo le difficoltà vissute dai dipendenti alla ricerca dei parcheggi in particolare al Circolo, Ponte e Viale Monte Rosa, ponendo anche dei suggerimenti: anche questa problematica, che pesa sul tempo-lavoro, sembra interessare poco ai vertici aziendali.
Il nuovo contratto nazionale, recentemente sottoscritto, fornisce la possibilità di aumentare alcune indennità, in particolare agli infermieri turnisti. Non vogliamo illudere i colleghi, sappiamo di non poter competere con gli stipendi della confederazione elvetica ma, sicuramente, possiamo dare un segnale importante di attenzione verso le figure professionali che più scarseggiano, prima fra tutte gli infermieri che sono diventati merce rara e preziosa. Ci auguriamo che la direzione voglia considerare questa opportunità.
Ci sentiamo quasi costretti a lanciare questo appello di attenzione ad intraprendere azione positive: si sta infatti instaurando un meccanismo vorticoso e controproducente, dove a fronte di una carenza di personale, non solo si assiste ad un ricorso sistematico dell’utilizzo, anche programmato, dello straordinario (e delle pronte disponibilità al di fuori dalle regole), ma si passa anche ad una contrazione dei diritti. Da più parti compreso il mondo politico si sente sempre più far riferimento al riconoscimento delle pari opportunità, alla conciliazione tempo lavoro e famiglia, mentre alle infermiere/i della ASST sette laghi, proprio in virtù della carenza di queste figure professionali, sempre più frequentemente, viene negata la concessione di rapporto di lavoro part-time e non garantito a chi già ha in corso tale rapporto di lavoro. Non ci resta che chiederci, di questo passo, con i concorsi oramai deserti, quanto il sistema può reggere? Quali misure si intendono intraprendere?
Vito Antonucci
Segreteria Nursind Varese
LA REPLICA DELL’ASST SETTE LAGHI
Le proposte avanzate da Nursind sono interessanti e l’Amministrazione aziendale si dichiara fin d’ora disponibile a confrontarsi su questi temi già dalla prossima riunione del tavolo sindacale.
Le iniziative di welfare citate a titolo di esempio, infatti, rientrano tra le fattispecie su cui una Pubblica Amministrazione come ASST Sette Laghi può venire incontro ai propri dipendenti mediante i fondi riservati alla contrattazione integrativa, come previsto dall’art. 89 del nuovo CCNL del Comparto Sanità.
L’Azienda proporrà ai rappresentanti sindacali di individuare, come sempre accaduto, gli interventi prioritari tra quelli citati, a cui destinare i fondi della contrattazione integrativa.
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