Boldetti: “Utilizzare l’avanzo di amministrazione per aiutare le scuole paritarie”
Il capogruppo del Polo delle Libertà ha presentato un Ordine del Giorno per adeguare all’inflazione i contributi alle scuole paritarie

Nel Consiglio comunale di questa sera, giovedì 27 aprile, verrà discusso, tra i ben 17 punti all’ordine del giorno previsti, il rendiconto di Gestione 2022 del Comune di Varese, che presenta un avanzo di amministrazione (L“utile” del comune, calcolato come differenza tra entrate, uscite e accantonamenti) di qualche centinaio di migliaia di euro.
Davanti a queste liquidità in più, il consigliere di minoranza Luca Boldetti, capogruppo del Polo delle Libertà, ha presentato un Ordine del Giorno con il quale vorrebbe impegnare la Giunta guidata dal sindaco Galimberti a destinare una parte di questo avanzo alle scuole dell’infanzia paritarie, adeguando i contributi erogati all’aumento dell’inflazione: «La convenzione attualmente in essere prevede un contributo fisso di 1.800 euro a bambino, che il Comune eroga alle scuole dell’infanzia paritarie per far sì che mantengano le loro rette pari a quelle comunali – precisa Boldetti – Tuttavia, la convenzione prevede che gli asili paritari possano aumentare le rette nel caso in cui salga l’inflazione, cosa che si è verificata. Bisogna perà anche ricordare che questi Enti accolgono oltre il triplo dei bambini iscritti alle scuole dell’infanzia comunali. Se, per necessità economiche, queste realtà dovessero aumentare le proprie rette, finirebbe per essere un salasso per tantissime famiglie varesine».
Da qui la proposta, che è di aumentare i contributi comunali per permettere alle scuole paritarie di “assorbire” l’inflazione in corso anziché far aumentare, dove si rendesse necessario per esigenze di bilancio, le rette alle scuole stesse. «Il Comune di Varese presenta un avanzo di amministrazione disponibile – prosegue infatti Boldetti – Si tratta di un piccolo tesoretto che potrebbe essere utilizzato per questa finalità, ossia evitare il potenziale rischio che tante famiglie varesine si trovino costrette a pagare rette maggiori. Sarebbe anche un segno di grande sostegno verso le scuole dell’infanzia paritarie, che svolgono un compito decisivo ed insostituibile nella nostra comunità».
Boldetti pone l’accento anche sulla necessità che le scuole dell’infanzia paritarie continuino il loro servizio: “Naturalmente c’è un aspetto educativo e di libertà di scelta delle famiglie, che è al primo posto. Ma, da uomo di numeri, non sottovaluto anche l’aspetto economico: serve ricordarsi che, nell’ipotesi in cui i bambini degli asili paritari fossero a carico del Comune, l’Ente pubblico avrebbe un maggior esborso rispetto ai soldi previsti dalla convenzione di alcuni milioni di euro, con un impatto devastante sul bilancio. Meglio, quindi, ‘investire’ oggi qualche centinaio di migliaia di euro che doverne sborsare domani dieci volte tanto».
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