Varesotto terra di allenatori vincenti nel calcio a 5: le storie di Danilo Lemma e Paolo Rigo
Il primo ha portato il Saints Pagnano di Merate in serie A2 Elite, il secondo ha vinto i playoff di serie C2 con la sua Vedanese ed è salito in C1: due storie di passione, studio e capacità di guidare gruppi uniti e coesi

Due allenatori di calcio a 5, due storie di passione e vittorie che nascono nel Varesotto e arrivano alle soglie dei vertici del Futsal che conta.
Parliamo di Danilo Lemma, 44 anni, di Buguggiate, tecnico dei Saints Pagnano di Merate, neopromossi nella serie A2 Elite e Paolo Daniele Rigo, 41 anni, di Laveno Mombello, che ha portato la sua Vedanese in serie C1.
Lemma allena nel Lecchese da 9 anni. Il suo incontro con il calcio a 5 è stato casuale, il classico colpo di fulmine: «Ero uno non eccelso giocatori di tennis, mi allenavo al Bellavista di Gazzada Schianno. Poi il mio allenatore è andato via, mi divertivo a giocare con gli amici a calcetto e ho provato a mandare un messaggio su un portale sul web. Mi hanno risposto da Cardano al Campo e ho cominciato lì nel 2002, con le giovanili. Poi il passaggio fondamentale alla Vedanese nel 2004, da gennaio mi affidarono la prima squadra, allora in C2, con grande coraggio e anche un pizzico di follia, a ripensarci. Da allora ho allenato in tutte le categorie dalla D in su, il prossimo anno sarò con i miei ragazzi nella nuova serie A2 Elite, un obiettivo grandissimo per noi», spiega il mister, che di mestiere fa il programmatore informatico e per allenare fa il pendolare: «Ci alleniamo alle 20, tre volte alla settimana: parto da Buguggiate con largo anticipo e traffico permettendo arrivo in orario. Non è semplice, ma c’è di peggio – racconta Lemma, che nel 2013 ha vinto il torneo delle regioni con la rappresentativa lombarda -. Noi siamo una società relativamente giovane, nata una ventina di anni fa grazie all’idea di tre amici, presidente, vice e direttore sportivo. Lavorano con equilibrio e umiltà, senza voli pindarici. Mi hanno dato fiducia, faccio il manager in stile inglese, diciamo: compongo la squadra e la alleno con grande autonomia. In campionato abbiamo incontrato squadre ben più strutturate di noi, con budget e strutture semi professioniste. Noi ci mettiamo impegno, studio e passione. La serie A2 Elite sarà strutturata su due gironi da 14 squadre l’uno, aumenta la competitività e si alza il livello, il nostro obiettivo è dimostrare di poterci stare e meritarci la categoria. Dovermo cambiare parecchio, se ne vanno elementi chiave come il bomber argentino Facundo Schusterman, andato in Indonesia a giocare, il capitano Giorgio Zaninetti che ha fatto una scelta di vita e lascia per dedicarsi al lavoro e il portiere spagnolo Jorge Cardaba. Ma non ci spaventiamo e affrontiamo la nuova avventura con coraggio e fiducia».

Nel Varesotto, tra le squadre più avanti come categoria, dietro le due in serie B (la neopromossa VareseLaveno e il Cardano ’91) ci sono due neopromosse in serie C1, la Real Sesto e la Vedanese, quest’ultima alleata da Paolo Rigo, 41 anni, di Laveno Mombello: «Sono da sei anni a Vedano, step by step si è alzato il livello, fino alla scorsa stagione, quando ci siamo giocati il campionato fino a 30” dalla fine e siamo andati in finale di Coppa Lombardia – racconta -. Questa stagione siamo subito partiti con più consapevolezza, mescolando nuovi giocatori, alcune scommesse e altre vecchie volpi (la volpe è il simbolo della società) che hanno dato grinta e carattere al gruppo. Il sogno era la promozione e ci siamo arrivati: in campionato siamo arrivati a pari merito con la Real Sesto, squadra molto più strutturata che ha fatto investimenti importantissimi. Abbiamo perso lo spareggio, ma abbiamo vinto i playoff contro il Sannazaro e andiamo a giocarci la C1. Era un sogno e un obiettivo, ci siamo arrivati con un budget risicato, ragazzi che vengono tutti dal territorio circostante, un gruppo che è la nostra forza e che ha saputo reagire ad una mazzata come l’infortunio del capitano Luca Ranzi (volto noto anche nel calcio a 7 del Varesotto, come i compagni di squadra Luca Casotto e lo stesso Rigo), la guida di questo team. La squadra ha fatto quadrato e ha reagito, raggiungendo un risultato grandissimo. Ora andiamo nella massima categoria regionale: io ci ho già giocato da giocatore, troveremo squadre organizzate, pronte, noi abbiamo poca esperienza, ma proseguiamo con il nostro progetto, con giocatori della zona, per tentare di salvarci. Non molliamo mai, siamo un gruppo fortissimo».

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