I Mastini hanno le idee chiare: “Il progetto è forte e guarda avanti: vogliamo vincere ancora”

Il ds e vicepresidente Malfatti e il presidente Bino difendono lavoro e scelte del club: "Bisogna dare fiducia a chi ha fatto bene fino ad adesso. Il progetto triennale, ci faremo trovare pronti in caso di Serie A"

Mastini Varese Hockey 2023-2024

I Mastini Varese Hockey hanno le idee chiare e portano avanti con orgoglio il proprio progetto, difendendo le proprie scelte ed evidenziando il buono fatto fino a oggi. Lo hanno espresso con parole forti il direttore sportivo e vicepresidente Matteo Malfatti e il presidente Carlo Bino in una conferenza stampa convocata per la mattinata di venerdì 9 giugno e che si è svolta nell’inusuale sede dello spogliatoio giallonero.

«Motivo dell’incontro – ha attaccato Malfatti –  è far capire da subito quali sono le direzione e i progetti della società, per andare tutti nella stessa direzione. Piccolo flashback: siamo partiti un anno fa con un progetto triennale con Carlo Bino, abbiamo avuto una stagione straordinaria e probabilmente irripetibile, vincendo tutto quello che potevamo. Gli obiettivi erano creare una squadra competitiva per vincere subito con grandi investimenti tra giocatori e parte organizzativa. È stato importantissimo, abbiamo rischiato di partire troppo forte ma le cose sono andate tutte benissimo. Altro obiettivo era riportare le persone allo stadio e questa è stata una delle vittorie più grandi, anche per la tipologia dei tifosi: bambini e famiglie. Chiunque è venuto al palaghiaccio ha vissuto questa atmosfera unica. Le vittorie sul ghiaccio sono riuscite anche a sviluppare interesse nei bambini e nel settore giovanile; si è creato tantissimo interesse e questo è stato un effetto che si tramuta in numeri ma anche a livello sociale. Questi giovani saranno il mastini del futuro».

«Sembra sempre tutto molto scontato ma non lo è – ha proseguito Malfatti -. Il reale progetto della Ihl, che è il massimo campionato formato solo da squadre italiane, è un modello al quale tanti si ispirano perché lavora sui giovani e crea interesse, tanto è vero che ha più spettatori dell’Alps. In tutta l’Alps l’unica che ci supera per spettatori è una austriaca, noi siamo la squadra di hockey più seguita d’Italia. Pensare che l’Ihl sia un campionato di Serie B è sbagliato. È ovvio che ci sono budget e costi diversi, ma la federazione sta aspettando che le squadre più strutturate possano garantire la ricomposizione di una Serie A più allargata. In quel momento noi ci saremo. Però è un progetto di crescita. Oggi la nostra realtà non ci permette di trattenere i giocatori che vogliono andare a giocare in Alps, anzi, dovremo essere contenti di dare loro questa possibilità. Nessuno deve dire “peccato”, ma sarà una cosa positiva. Purtroppo ci si affeziona tanto alle persone ma la progettualità deve essere alla base di tutto e in questo momento a noi interessa la crescita del gruppo, che per il 70-80 percento verrà confermato. Settimana prossima comunicheremo i vari nomi, e con l’innesto di giovani che possono garantire un futuro sul progetto Varese per essere un giorno pronti a fare il vero passo verso un livello superiore, fosse anche una trasformazione della Ihl. I giocatori che abbiamo scelto per giocare con noi l’anno prossimo sono talenti già pronti per il campionato, in un’ottica di miglioramento della squadra dell’anno scorso. Chi arriverà avrà tutto per fare bene e forse meglio della stagione passata. Non mi spaventa dirlo».

Riguardo alla scelta dell’allenatore, Malfatti è molto soddisfatto della scelta fatta: «Niklas Czarnecki ha allenato a livelli altissimi in Svezia, in una delle realtà hockeystiche più importanti sul panorama mondiale. Ha tantissima esperienza e nelle sue skills ha una grande predisposizione allo sviluppo del giovani, in sintonia con i nostri progetti. Abbiamo bisogno di una figura come lui per diversi motivi e sono sicuro che sarà l’ideale per noi. Ha voglia di cavalcare questa nuova esperienza e sicuramente ci sentiamo di aver fatto la scelta migliore per quella che è la programmazione della nostra società. È la società che in ogni caso dà l’indirizzo e decide le sorti del nostro cammino. Abbiamo le idee chiare a livello societario. Vincere è stato bellissimo, rivincere sarà molto complicato anche perché le altre squadre ci metteranno in difficoltà. Siamo pronti per un’altra battaglia ma noi vogliamo essere lì per difendere i nostri trofei».

«Ci vuole rispetto per quello fatto fino ad adesso – conclude Malfatti togliendosi qualche sassolino dalle scarpe -. il progetto è sano dal punto di vista economico e di sviluppo. Bisogna dare fiducia a chi ha fatto bene fino ad adesso. Tutte queste situazioni, voci o mezze parole non fanno bene a nessuno. Mettiamo le cose al loro posto, non siamo improvvisati».

«L’anno scorso abbiamo fatto un lavoro da zero – spiega il presidente Bino -, per arrivare tra tre anni nelle condizioni di fare il alto di qualità, che venga da noi o dalle federazioni. Vincere subito, che è quello che volevamo, l’anno prossimo ci spinge a rivincere ma focalizzandosi per la crescita della squadra. Tutto deve funzionare perfettamente, ma lo abbiamo già fatto e lo faremo ancora. Anche quest’anno vogliamo giocarcela in ogni competizione, l’importante è essere lì a combattere. La cosa importante per noi, e che a me non è piaciuto molto, è percepire la poca fiducia nei nostri confronti. Se Franchini è andato a Merano deve dire grazie a noi e dobbiamo essere orgogliosi e contenti di questo, perché vuol dire che stiamo lavorando bene. La cessione dei giocatori nelle categorie superiori devono farci piacere. Vogliamo condividere il progetto per spiegare il nostro lavoro e far passare il messaggio ai tifosi e alla città».

«Ci stiamo consolidando – prosegue Bino -, gli sponsor vogliono proseguire con noi perché hanno capito la bontà del nostro progetto e non mi era mai successo. Lo sport è emozioni: preferisco stare 20 anni in Ihl con 1500 persone che andare il Alps, perdere e far crollare il progetto. Vogliamo garantire a tutto il nostro movimento tutto ciò che serve senza far mancare niente. La serenità che c’è stata finora viene da questo. Un budget triplicato porta anche al triplo dei problemi. Il valore dei ragazzi che lavorano e giocano come i Borghi e i Vanetti è quello sul quale si fonda il nostro progetto e vogliamo dare loro la possibilità, finché vorranno, di giocare con questi colori e vincere. L’aspetto umano conta più dei bravi giocatori perché è quello che ci ha fatto vincere e arrivare fino a qua; questo lo considereremo sempre».

«Sul mercato sono aperti tutti gli scenari – riprende Malfatti -, con la possibilità di far tornare Drolet o Desautels, ma anche che l’allenatore porti dei ragazzi dalla Svezia. Questo però vale per tutti i giocatori della squadra. In questo momento abbiamo la fortuna e la grande dote di fare noi le scelte perché tutti vogliono venire a giocare a Varese. Tutti i giorni ci sono agenti che ci scrivono. Abbiamo un allenatore che ha lanciato giocatori in Nhl ed è stato per anni l’assistente della persona più importante dello sviluppo dell’hockey in Svezia.  Vogliamo far diventare Varese un punto di riferimento come sviluppo anche all’interno della federazione. Ci saranno 6 giovani aggregati alla squadra».

«Rocco Perla a oggi è un giocatore di Varese, tesserato per noi – conclude il “pres” Bino -. Chi lo vuole deve chiamare Malfatti e chiedercelo. Lorenzo Marinelli da oggi sarà un giocatore del Varese, ha grandi prospettive e fame per il futuro ma non è in contrapposizione con Perla. Marinelli è un signor giocatore e ha tanta voglia di vincere, così come noi. È un super portiere che ha solo bisogno di giocare. Il Merano lo manda qua per farlo diventare un giocatore da Alps. Riguardo alla campagna abbonamenti: tra pochi giorni faremo una precampagna di una settimana».

Francesco Mazzoleni
francesco.mazzoleni@varesenews.it
Sport e Malnate, passione e territorio per comunicare e raccontare emozioni
Pubblicato il 09 Giugno 2023
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