Assegnata a una cooperativa la gestione della funivia di Curiglia con Monteviasco
Il nuovo gestore è stato individuato dall'Agenzia del Trasporto Pubblico Locale di Como, Lecco e Varese

Dopo quella del Sacro Monte di Varese è ora la volta di quella di Curiglia con Monteviasco, la funivia che collega la località di Ponte di Piero a Monteviasco, frazione del comune di Curiglia con Monteviasco, in provincia di Varese.
L’impianto è chiuso dal novembre 2018, dopo la tragica morte del capo servizio, Silvano Dellea. Dopo anni di attesa sembra finalmente vicina la ripartenza del servizio con l’affidamento ad nuovo gestore, una cooperativa della zona.
L’affidamento è stato individuato, ancora una volta, dall’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale di Como, Lecco e Varese e si inserisce nel progetto di messa in rete per il pieno sviluppo delle potenzialità turistiche dei territori. Il progetto rientra in un ampio piano in cui sono coinvolti diversi impianti lombardi. La settimana scorsa è stato aggiudicato quello del Sacro Monte di Varese, ora quello di Curiglia con Monteviasco e presto saranno coinvolti altri impianti.
L’assegnazione della gestione della funivia di Curiglia con Monteviasco è l’ennesima testimonianza del grande lavoro di programmazione svolto dall’ Agenzia del Trasporto Pubblico Locale di Como, Lecco e Varese in perfetta sintonia e collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Curiglia con Monteviasco.
“Sono molto soddisfatta dell’assegnazione della gestione della funivia – dichiara il Sindaco del Comune di Curiglia con Monteviasco, Nora Sahnane -. Si tratta di un passaggio propedeutico alla ripartenza dell’impianto. Ringrazio per questo l’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale di Como, Lecco e Varese con la quale abbiamo lavorato per raggiungere questo importante traguardo per il nostro paese”.
L’Agenzia del TPL di Como, Lecco e Varese, spiega la sindaca in un post su facebook «ha assegnato la gestione dell’impianto per una durata minima di otto mesi e fino a due anni alla Coop. La Fenice. Si tratta di un passo fondamentale verso la riapertura dell’impianto. Tempistiche? L’intera vicenda insegna che non è il caso di farne. Però possiamo dire che ormai, di questo percorso che è sembrato infinito, manca l’ultimo chilometro!»
Ora, avvenuta l’assegnazione, ci sarà una prima fase di pre-esercizio che durerà il tempo necessario per ottenere da ANFSFISA il nullaosta e che sarà propedeutico alla ripartenza effettiva del servizio.
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