Monteviasco, il borgo che resiste attende ancora i nuovi gestori della funivia
L'estate ha portato molti turisti nel piccolo borgo sopra Curiglia ma da quasi due mesi si attende che il nuovo gestore rimetta in moto l'impianto
Monteviasco è un borgo resistente, come le pietre che compongono le sue case. Resiste il bello lassù, resitono i fiori alle finestre, resistono le piccole librerie attaccate ai muri sotto i porticati, resistono i pupazzetti nella cassetta di una casa di via Madonna della Serta e resistono Laura e Paolo della foresteria al Campanile ma anche Barbara e Roberto del Vecchio Circolo.
Per quanto?
Questa è la domanda che ci si pone dopo aver percorso i 1250 scalini che sono l’unica via d’accesso al piccolo paesino da quando la funivia è stata fermata nel 2018. La storia è nota e parte dalla tragedia in cui perse la vita il gestore Silvano Dellea (il processo è ormai agli sgoccioli, ndr) per poi passare dalla ristrutturazione dell’impianto, fino all’assegnazione al nuovo gestore, la cooperativa La Fenice (nome quantomai epico per questa avventura) a cui è stata assegnata a fine luglio. (Qui la risposta del gestore)
Il nuovo gestore della funivia di Monteviasco
Già in quei giorni, alla domanda “quanto ci vorrà a riaprire?”, la risposta fu che era meglio non fare previsioni ma a quasi due mesi dalla notizia, su al villaggio iniziano a porsi qualche domanda «perchè – racconta Barbara del circolo – qui non si è visto ancora nessuno, nemmeno ad aprire la porta per fare le pulizie».
Per il circolo e la foresteria è stata un’estate positiva
L’estate scivola via con le prime piogge ma ieri, domenica, al borgo c’erano ancora gruppi di turisti che salivano per una giornata all’insegna della natura e della buona cucina. Laura della foresteria ci ha raccontato di un’estate positiva con tante persone che hanno scelto Monteviasco per qualche giorno di vacanza (ora le camere sono tre e i bagni sono stati rinnovati, ndr) mentre il Vecchio Circolo ogni weekend ha registrato il sold out grazie alla straordinaria cucina che porta la Valmalenco in provincia di Varese.
L’autunno si avvicina e la funivia di Monteviasco non è ancora ripartita
Rimane l’apprensione e quel pizzico di diffidenza tipico di chi vive in montagna e sa che deve cavarsela da solo, nonostante tutto, perchè l’autunno si sostituirà all’estate, le giornate sono già più corte, l’inverno sarà duro e della cabina che fa su e giù, per ora, neanche l’ombra: «Sono anni, ormai che facciamo gli scalini al buio, col freddo e col caldo, con la pioggia e con la neve. Qui sono venuti in tanti a trovarci, ricordo con piacere anche il prefetto Pasquariello, aspetto anche qualcuno che ha detto che sarebbe venuto e che per ora non abbiamo visto ma aspettiamo i nuovi gestori della funivia, soprattutto».
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