Il piano di Neutalia arriva in consiglio comunale a Busto Arsizio. Il comitato e Legambiente ci saranno
I No inceneritore e la sezione locale del Cigno Verde chiamano a raccolta chi chiede la chiusura del termovalorizzatore ma il provvedimento verrà votato con pochi voti contrari
Le prime scintille si sono viste ieri sera in consiglio comunale a Legnano ma il piano è stato approvato con un solo voto contrario, quello dell’ostinato e coerente consigliere Franco Brumana, da sempre e per sempre contrario all’ipotesi che una parte dei rifiuti debba essere bruciata. Il piano industriale di Neutalia, di cui abbiamo scritto in lungo e in largo, approda finalmente anche al consiglio comunale di Busto Arsizio, sede dell’impianto di termovalorizzazione che dagli anni ’70 è croce e “delizia” della città.
Negli anni ’70 veniva osannato poi è diventato un peso anche economico
Osannato come il grande passo verso la civiltà quando fu realizzato, negli anni è diventato sempre più scomodo e inviso ad una fetta di popolazione che in passato era anche importante mentre oggi è ridotta ad un gruppo di pervicaci oppositori che provano in ogni modo a far passare il messaggio che «tutto questo avrà ricadute sulla salute delle persone» a volte predicando nel deserto. Per non parlare delle vicissitudini societarie con l’arresto di un pezzo di cda nell’inchiesta Mensa dei Poveri e dei debiti accumulati, poi finiti nel calderone delle procedure di liquidazione.
Dalle date di scadenza (mai rispettate) al fine incenerimento mai
Quello che doveva essere un impianto da chiudere con varie date di scadenza, da domani sera diventerà sostanzialmente inamovibile (almeno fino al 2047) e al centro di una serie di investimenti che coniugheranno l’aumento della differenziazione dei rifiuti con l’incenerimento e la produzione di energia elettrica e calore col teleriscaldamento.
Sono rimasti in pochi a protestare
E il comitato No Inceneritore, insieme a Legambiente BustoVerde, sarà domani in consiglio comunale di nuovo a manifestare la propria opposizione al piano studiato da Neutalia, la società che ha ingoiato il grande rospo della defunta Accam, e che ha provato in tutti i modi a far capire che l’economia circolare ha ancora bisogno per parecchio tempo di forni e camini per bruciare ciò che non può essere recuperato in alcun modo.
Rimane lo studio epidemiologico ancora da completare
La chiamata all’appello sta girando da qualche giorno sui social e i comitati si aspettano una presenza cospicua nell’ultimo momento disponibile per fermare l’approvazione o, almeno, per far passare un messaggio per quanto riguarda la salute e lo studio epidemiologico che Neutalia e l’Amministrazione Comunale hanno promesso di portare a termine.
Come voterà il consiglio comunale di Busto Arsizio
In consiglio comunale, probabilmente, saranno solo uno o due i voti contrari sicuri (Emanuele Fiore, che fa parte del comitato N o Inceneritore e forse Salvatore Cascio vicino a Legambiente), contro una maggioranza compatta (o quasi, non si esclude una possibile sorpresa da parte di qualche consigliere non sempre allineato), un Partito Democratico che non ha mai opposto un no senza se e senza ma e un centro composto da due liste: quella di Farioli da sempre a favore e quella di Busto al Centro che ha una posizione simile a quella del Pd sul tema.
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