A Villa Mirabello la storie delle esplorazioni in Africa: l’eredità dei fratelli Castiglioni e degli esploratori lombardi
Dal primo dicembre 2023 al giugno del 2025 lo spazio museale racconterà di un continente poco noto attraverso chi studiò in modo scientifico popoli e tradizioni. Un'esposizione resa possibile anche dai mecenati varesini
« L’Africa è un continente molto vasto e di cui sappiamo poco – ha ricordato l’assessore alla Cultura del Comune di Varese Enzo Laforgia – una terra che è stata spesso trattata come zona di conquista. Un vasta area immacolata dove conquistatori con pochi scrupoli erano più interessati a far scrivere il proprio nome che a conoscere popoli e culture».
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Dal primo dicembre e fino a giugno 2025, Villa Mirabello dedicherà un approfondimento alla storia dell’esplorazione, indagando dall’800 alle fine del secolo scorso, tributando un plauso a chi, quell’attività, la svolse in modo scientifico, avvicinandosi con rispetto a culture spesso ancestrali, scavando alla ricerca di antiche vestigia che raccontassero di tradizioni ormai scomparse.
Punto di inizio della narrazione sarà la lunga storia di esplorazione dei fratelli Angelo e Alfredo Castiglioni, milanesi di nascita ma varesini d’adozione, che tra la fine degli anni ’50 e gli anni ’70 si dedicarono a ricerche etno – antropologiche durante le quali raccolsero e catalogarono oggetti della vita materiale e religiosa di diversi gruppi etnici, dedicandosi in particolare modo alle tribù in via d’estinzione la cui cultura era tramandata solo verbalmente.
Negli anni ’80 avviarono poi attività più di natura archeologica individuando reperti unici e scoprendo l’antica città di Berenice Panchyros nel deserto nubiamo sudanese.
Il percorso espositivo propone un lungo e coinvolgente racconto, per ricordare figure e imprese di alcuni importanti esploratori lombardi dell’Ottocento. Il visitatore è chiamato ad intraprendere un percorso opposto rispetto a quello dei processi migratori dei giorni nostri, tema che fa da contrappunto, sullo sfondo, invitando a osservare sotto una diversa luce chi viene da mondi per i più sconosciuti o solo superficialmente noti. È un viaggio che invita ad incontrare e conoscere culture capaci di sopravvivere in contesti estremi e di gestire le risorse in modo sostenibile, insegnamento prezioso per il presente e per il futuro.
L’importante attività dei fratelli Castiglioni oggi trova spazio nel museo aperto a Villa Toeplitz ma è solo una parte del patrimonio culturale che i due fratelli preservarono: « Oggi io mi sento depositario di un’eredità importante e delicata – ha commentato Marco Castiglioni figlio di Angelo e direttore del Museo etnografico – Solo di materiale fotografico credo di avere oltre mezzo migliori di diapositive e scatti. Un racconto infinito e scientifico che devo ancora finire di catalogare. Ci sono poi reperti, sceneggiature, documentari che narrano l’intensa opera di mio padre e mio zio. Un patrimonio culturale che va tutelato».
Ed è proprio con l’obiettivo di preservare tanta ricchezza e metterla a disposizione della collettività, perchè possa imparare a conoscere la grande complessità ed eterogeneità del continente africano da cui la stessa Europa ebbe origine, che si chiamano a raccolta privati, imprenditori, associazioni e fondazioni perché sostengano queste iniziative culturali con sponsorizzazioni piuttosto che con donazioni detraibili grazie all’Artbonus promosso dal Ministero della Cultura italiano che riconoscere un credito d’imposta pari al 65% della donazione.
La mostra “Incontri di mondi lontani” ha già ricevuto il sostegno di aziende come Banca Generali Private, Gabri Luigi S.A.S., Crealis S.p.A., Dama S.p.A., Elmec Informatica S.p.A., LATI Industria Termoplastici S.p.A. A questi si unisce la collaborazione di Chicco d’Oro Italia S.R.
«L’Amministrazione di Varese ha scelto di coinvolgere i privati per la realizzazione di alcuni progetti, che hanno lo scopo di valorizzare le eccellenze della città in campo culturale – ha spiegato Laforgia – Questi progetti sono spesso resi possibili grazie alla passione e alla lungimiranza di benefattori, moderni eredi di una lunga tradizione di mecenatismo che fin dal XIX secolo ha permesso la nascita e lo sviluppo dei musei varesini».
La rassegna Incontri di mondi lontani. Dai viaggi d’esplorazione di fine ‘800 alle ricerche di Angelo e Alfredo Castiglioni ” è realizzata dal Comune di Varese in collaborazione con l’Associazione Conoscere Varese e il C.e.R.D.O (Centro Ricerche sul Deserto Orientale) ed è curata da Marco Castiglioni, direttore del Museo Castiglioni, dall’architetto Sara Conte, docente di Design al Politecnico di Milano, e dalla professoressa Serena Massa, archeologa, docente all’Università Cattolica di Milano e direttrice degli scavi di Adulis in Eritrea.
Per l’evento sono stati ottenuti i patrocini di Regione Lombardia e Provincia di Varese e richiesti quelli del Ministero della Cultura, del Ministero degli Affari Esteri e dell’Ambasciata d’Eritrea.
Per informazioni su come contribuire al progetto attraverso Art bonus:
https://www.comune.varese.it/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/771
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