Conventino, ex-Borri e vecchie carceri. Busto Arsizio ad un passo dal recupero di tre luoghi simbolo
La città deve cogliere fino in fondo l'opportunità offerta dall'Europa che permetterà di recuperare tre zone strategiche della città per usi sociali e culturali
Nell’area dell’ex Calzaturificio Borri troveranno posto una nuova palazzina a destinazione housing sociale e il centro della musica e delle arti performative e multimediali, uffici comunali e attività commerciali; nelle ex- carceri verranno realizzate aule studio per la biblioteca, spazi per associazioni, caffetteria; l’ex Conventino – Casa Canavesi Bossi diventerà una residenza sociale, opsiterà servizi alla residenza e attività commerciali.
15 milioni del Pnrrr di euro sul piatto
Per il progetto Pinqua di Busto Arsizio è arrivato il momento della concretezza e di passare nelle mani di chi dovrà realizzare gli interventi. La giunta, infatti, ha dato il via libera alla pubblicazione della gara per l’assegnazione dei lavori per un importo di ben 15 milioni di euro.
Housing sociale e cultura
Si è concluso, infatti, tutto l’iter necessario alla realizzazione degli interventi che riguarderanno tre luoghi storici per la cultura e per l’economia della città che verranno destinate a due usi principali: l’housing sociale e la cultura.
Ex-calzaturificio Borri tra musica e bisogno di abitazioni sociali
Il progetto più importante e impegnativo è senza dubbio il recupero del calzaturificio Borri (il rendering nella foto di copertina), luogo centrale della città da troppo tempo lasciato al suo destino se si esclude un primo intervento conservativo realizzato nell’ambito dei lavori di realizzazione della Coop di viale Duca d’Aosta.
L’unico edificio originale rimasto verrà completamente ristrutturato e destinato ad un uso misto (c’è l’ipotesi di trasferirvi alcuni uffici del Comune, ndr) mentre alle spalle ne sorgeranno due nuovi. L’auditorium che sarà casa della musica e delle arti performative e multimediali e la palazzina per l’housing sociale che ospiterà appartamenti da assegnare con criteri che non sono ancora stati definiti.
L’ex-conventino farà rinascere via Matteotti
Altro pezzo di città che tornerà a vivere è il conventino di via Matteotti, in una delle vie più caratteristiche della città, da anni in cerca di rilancio. L’edificio, uno dei più antichi di Busto Arsizio, si trova proprio a metà della via e ospiterà appartamenti e spazi commerciali che serviranno proprio a ridare vitalità ad un angolo di Busto tanto bello quanto poco valorizzato.
Le ex-carceri completeranno il polo biblioteca-museo
Infine c’è il terzo intervento, completamente dedicato alla cultura, che consiste nel recupero delle vecchie carceri austro-ungariche. La palazzina si trasformerà da prigione abbandonata a prolungamento naturale del polo culturale che ospità già la biblioteca e le civiche raccolte di Palazzo Cicogna. Al suo interno troveranno spazio aule studio e un bistrot/caffetteria che ridarà vita all’intero comparto già frequentato da molti giovani studenti nonostante il degrado e l’abbandono a cui è stato sottoposto.
Il tempo stringe
I lavori dovranno essere completati entro il 2026 e i cantieri non prenderanno il via prima della prossima primavera. Il tempo stringe e bisognerà sperare in una procedura di assegnazione rapida e senza ulteriori ritardi.
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