Due giorni di festival alla Tintostamperia della Val Mulini a Como
Venti appuntamenti, decine di “protagonisti” in scena. È un'iniziativa di Confcooperative Insubria (insieme al Consorzio Abitare e a Piramide Engineering) organizza per sabato 23 e domenica 24 settembre
Due giorni, venti appuntamenti, decine di “protagonisti” in scena. È un Festival vero quello che Confcooperative Insubria (insieme al Consorzio Abitare e a Piramide Engineering) organizza per sabato 23 e domenica 24 settembre. “Da qualche anno – racconta Mauro Frangi, presidente di Confcooperative Insubria – ci occupiamo con passione e cura della ex Tintostamperia della Val Mulini. Ci siamo presi l’impegno di rigenerare e riconsegnare alla comunità cittadina un luogo per troppo tempo rimasto in condizioni di abbandono e di degrado, ambientale e sociale. Attraverso il programma culturale e artistico di Gener-Azioni lo abbiamo fatto conoscere ai comaschi e non solo. In tanti sono tornati a frequentarlo con piacere per fruire di una mostra, assistere ad uno spettacolo, un dibattito, un evento teatrale o musicale. Molti giovani artisti lo hanno scelto come il luogo delle loro attività. Il Festival sarà la celebrazione di tutto il lavoro di questi anni. Due anni in cui sono successe tante cose, molte inattese e sorprendenti, al termine delle quali quel luogo è tornato a vivere”.
La sequenza di eventi e iniziative organizzate in questi due anni racconta una storia quasi incredibile: i candidati sindaci della città a confrontarsi in questo luogo completamente dismesso, nomi di primo piano della cultura teatrale italiana (come Laura Curino) a calcare un palco (improvvisato) fatto di pallet di legno. Ma anche scienziati di rilevanza internazionale (come Ilaria Capua) a portare qui la loro testimonianza, le note musicali di artisti provenienti da tutto il mondo a riempire tante serate, la fondazione – proprio tra le mura della Tintostamperia – del collettivo Como Contemporanea che, grazie all’arte, ha coagulato intorno a sé vari gruppi di giovani alla ricerca di spazi di incontro e di rappresentazione.
“Il Festival segnerà anche la volontà di fare un passo ulteriore – continua Frangi -. Gener-Azioni lascerà il posto a Tre-Incroci, il progetto di rigenerazione urbana e ‘fisica’ che porterà alla realizzazione di nuovi spazi per la cultura, l’abitare e per il lavoro. Luoghi della comunità, e per la comunità. Perché è proprio questa l’eredità più straordinaria di questi anni: arte e cultura sono stati gli aggregatori di esigenze diverse con un comune denominatore, l’inclusività. Non ci può essere vera rigenerazione senza una comunità che la sostiene e la supporta. E solo il mondo cooperativo può aggregare questi bisogni per costruire risposte e, attraverso il mutualismo, generare le risorse necessarie ad un investimento sociale, senza alcuna risorsa pubblica, che abbia queste ambizioni”.
Proprio con questo obiettivo è stato così lanciato il Festival di Gener-Azioni. Molti eventi e occasioni di incontro, dibattito, anche divertimento. Tante della realtà che hanno animato la ex Tintostamperia della Val Mulini si ritrovano mettendo in scena una due giorni di grande intensità. “Vogliamo sia un’occasione per ritrovarci, per divertire e divertirci, per riflettere sul senso di quello che abbiamo costruito in questi mesi – spiega Bruno Rampoldi, amministratore delegato del Consorzio Abitare, la struttura che per Confcooperative si occupa di edilizia e di sviluppo urbano -. Ci sono appuntamenti per tutti i gusti, alcuni sono delle vere e proprie “chicche”: l’incontro con Francesco Erbani sulle esperienze più virtuose di rigenerazione urbana, lo spettacolo teatrale Fuga dall’Egitto che ci permette di riflettere su una situazione internazionale drammatica. E ancora, le foto di Gin Angri, i racconti di Attivamente e dei ragazzi del Liceo Volta e del Setificio. Il volontariato ambientale che, domenica mattina, ci porterà a ripulire un tratto della Val Mulini. Ma sbaglieremmo a sintetizzare questo Festival soltanto con le notizie dei suoi eventi. Guardate le persone, le associazioni e i gruppi che aderiscono. Sono tantissimi, rappresentano un pezzo importante di questa città. Con il contributo e l’impegno di tutti, vogliamo trasformare la Tintostamperia in un luogo unico, ricco di energie, di suggestioni e di opportunità. Per tutti, nessuno escluso”.
per informazioni abitare.generazioni@gmail.com
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