I ragazzi di Comabbio senza scuolabus per il trasporto alle medie di Travedona
Una doccia fredda per le famiglie e l'amministrazione comunale, costretti a cercare una nuova soluzione dopo che l'autista interessato al servizio ha deciso di rinunciare all'offerta

I tredici ragazzini di Comabbio che frequentano la scuola media di Travedona Monate non potranno contare sul classico pulmino giallo del trasporto scolastico. Una brutta notizia arrivata venerdì 8 settembre, quando l’autista col quale il Comune era in contatto ha deciso di rinunciare all’offerta.
Il Comune di Comabbio gestisce il trasporto scolastico per gli alunni delle scuole medie di Travedona residenti in paese da tre anni. Prima il servizio è sempre stato coordinato dal Comune di Travedona Monate, che nel 2020 ha modificato l’appalto per la gestione del trasporto scolastico limitandolo al territorio di Travedona. L’amministrazione di Travedona ha comunque sempre consentito al Comune di Comabbio di utilizzare il pulmino di sua proprietà per il trasporto degli alunni.
«Sabato 9 settembre – spiega il sindaco di Comabbio Marina Paola Rovelli – abbiamo avuto una riunione coi genitori per illustrare il problema. Fino al giorno prima pensavamo di aver trovato una soluzione, ma l’autista interessato al servizio ha deciso all’ultimo momento di rinunciare. Ora stiamo cercando di risolvere questa situazione insieme ai genitori, ma non è facile. Il Comune resta comunque a disposizione per aiutare le famiglie che sono in estremo bisogno di aiuto».
Per garantire il trasporto scolastico, il Comune ha infatti bisogno di trovare un autista dotato di Carta di qualificazione del conducente (Cqc) per il trasporto delle persone. Il problema è che queste figure sono sempre meno, manca il ricambio generazionale e la domanda da parte delle aziende di trasporto è molto elevata. Il risultato è che molti comuni (soprattutto quelli nelle aree di periferia) non riescono a trovare gli autisti necessari a garantire i servizi di cui hanno bisogno.
«Al momento – aggiunge la prima cittadina – stiamo contattando altre realtà in grado di gestire il servizio, tra cui le società di trasporto. Un’eventuale soluzione dovrà però essere congrua alle disponibilità economiche del Comune».
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