Chirurghi a congresso a Laveno per parlare di ERAS il metodo che assicura un recupero post operatorio migliore
Il congresso è stato organizzato dall'Unità operativa di chirurgia generale di Cittiglio e Angera diretta dal dottor Stefano Rausei. Un metodo che risale agli anni '90 ma che ancora fatica e essere applicato nonostante i tanti benefici
È un approccio multimodale, multiprofessionale e multidisciplinare alla cura del paziente chirurgico. È stato introdotto per la prima volta negli anni ’90 e si è poi diffuso in tutte le aree di specializzazione chirurgica.
ERAS sta per “Enhanced Recovery After Surgery”, ovvero miglior recupero dopo un intervento chirurgico è nato con l’obiettivo di garantire, dopo l’intervento, un recupero ottimale ed un ritorno precoce e sicuro alle attività quotidiane. Son coinvolti diversi specialisti e figure professionali come il chirurgo, l’anestesista, l’infermiere, il fisioterapista e il dietista, che assistono il paziente durante il suo percorso pre e post operatorio.
I benefici di questo approccio sono riconosciuti ma , allo stato attuale, ll messaggio ERAS ancora non è così capillare in tutta la rete sanitaria.
Se ne è parlato venerdì scorso a Laveno Mombello nel primo evento scientifico organizzato dall’Unità Operativa Chirurgia Generale di Cittiglio-Angera diretta dal dottor Stefano Rausei.
Ad aprire la seduta il professor Luigi Boni primario del Policlinico di Milano e il professor Angelo Benevento direttore della chirurgia generale all’ospedale di Gallarate, entrambi ex dipendenti dell’azienda ospedaliera di Varese cresciuti alla scuola di Renzo Dionigi. Nel corso della giornata, molti colleghi dell’Asst Sette Laghi hanno approfondito i diversi aspetti del metodo indicando prospettive e modelli di sviluppo-
L’Eras prevede una serie di indicazioni pre e post operatorie che comprendono, tra le altre, la nutrizione, la scelta anestesiologica, l’approccio chirurgico con il fine di ridurre i giorni di degenza ospedaliera, ma anche abbattere complicanze e re- ospedalizzazioni con vantaggi indiscussi sul lato dei costi.
La chirurgia colorettale è stata la pioniera dei protocolli ERAS, ulteriori studi shanno permesso di applicare questo approccio anche ad altri campi: chirurgia epatica, pancreatica, gastrica, esofagea, toracica, urologica, ginecologica e ortopedica.
«L’ERAS è una rivoluzione in atto da oltre 20 anni – ha spiegato il dottor Rausei introducendo il tema del congresso – Come vedremo nel corso di questa giornata, noi clinici non siamo ancora sufficientemente coscienti di quanto potremmo migliorare i nostri outcome con la sua applicazione sistematica.
Neppure i pazienti sono consapevoli di questa rivoluzione, mentre dovremmo attivarli al riguardo. Chi ci governa, dal canto suo, semplificandone i risultati, potrebbe essere attratto dalla riduzione dei costi che una degenza meno onerosa comporterebbe. Di qui la necessità di metterci intorno ad un tavolo, tutti quanti, compresi il territorio e i suoi amministratori, per discutere linee guida, percorsi, opportunità e convenienze per calare l’ERAS nella nostra pratica clinica quotidiana».
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