Diploma per 27 studenti dell’istituto cinematografico di Busto: “Grazie di aver investito nella cultura”
La cerimonia si è svolta nell’aula magna dell’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni. Il sindaco Antonelli: "Adesso andate e diventate famosi"
Si è svolta oggi pomeriggio, sabato 21 ottobre, nell’aula magna dell’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni, la cerimonia di consegna dei diplomi agli studenti, 21 registi e 6 attori, che hanno terminato il loro percorso accademico.
Nei giorni scorsi gli allievi avevano discusso le loro tesi davanti alla commissione d’esame e oggi si sono ritrovati per un’ultima volta tutti insieme a Villa Calcaterra, per festeggiare la conclusione della loro esperienza formativa e l’inizio della vita professionale. Prima dell’appello e della consegna degli attestati, alle studentesse e agli studenti sono stati rivolti complimenti e parole di saluto.
«Vorrei innanzitutto ringraziare il Sindaco e l’amministrazione comunale perché all’inizio la scuola era una scommessa – ha esordito Alessandro Munari, presidente della Fondazione Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni – mentre oggi è una realtà importante, conosciuta a livello nazionale. Gli studenti si sono dimostrati all’altezza e oggi sui loro volti si legge la felicità di essere arrivata alla fine del loro percorso».
Il sindaco Emanuele Antonelli ha sottolineato che in questi tre anni «la scuola è stata una famiglia, siete stati seguiti bene e avete studiato tanto. Adesso dovete uscire e darvi da fare, mettere a frutto questa esperienza. Dateci soddisfazioni, vogliamo leggere il vostro nome sui giornali».
«Grazie a voi che avete deciso di investire il vostro talento nella cultura – ha aggiunto Manuela Maffioli assessore alla Cultura, rivolgendosi ai neo diplomati – la cultura è un fattore di crescita e di sviluppo, è un lavoro e crea lavoro. Ringrazio anche le vostre famiglie, questi ragazzi sono un valore aggiunto per la città e per le comunità dove lavoreranno».
Gabriele Tosi, membro del consiglio di amministrazione dell’Istituto Antonioni, ha concluso gli interventi con un consiglio: «Eliminate la parola ‘no’, non siate di ostacolo a voi stessi. Fatevi conoscere. Avete solide basi e quello che ancora vi manca lo imparerete».
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