L’Università dell’Insubria collabora al PGT di Varese: con uno studio su demografia ed economia della città
Dati Istat e comunali per uno studio che verrà messo in condivisione con Comune e Politecnico. Consegna dei risultati entro fine novembre
Anche l’Università dell’Insubria è coinvolta pienamente nello studio del nuovo PGT di Varese. Il Comune di Varese ha infatti affidato al Dipartimento di Economia dell’Università dell’Insubria l’incarico di predisporre l’analisi economica e sociale del territorio a uso del Piano di governo del territorio (Pgt) del Comune di Varese.
Il Dipartimento di Economia, che è stato nominato Dipartimento di Eccellenza 2023-2027 dal Ministero dell’Università e della ricerca ed è diretto da Maria Pierro, si è impegnato con l’amministrazione a svolgere un’indagine demografica della popolazione residente e dei bisogni omogenei ed emergenti in tema di istruzione, cultura, assistenza, sanità e sport.
«Questo progetto, che si colloca in una serie di iniziative di collaborazione con il Comune di Varese, ed è un lavoro corale con i colleghi del Politecnico – ha spiegato il direttore del Dipartimento di Economia Maria Pierro – Il team viene coordinato dal professor Seri, il quale rivaluterà i dati forniti dal Comune e da Istat, che verranno poi processati per intervenire nei vari settori necessari per il piano. Con tempi, secondo la volontà del Comune, molto serrati: ci hanno chiesto i risultati entro la fine di novembre».
I docenti sono quindi già pienamente al lavoro:«Siamo già al lavoro da tempo – ha confermato Raffaello Seri, professore ordinario di econometria e coordinatore del progetto – Il nostro dipartimento ha notevoli competenze nell’analisi dei dati, ed è importante far parlare la realtà economica attraverso loro. In questo progetto ci sono tre temi particolarmente legati alle nostre competenze: la demografia, gli anziani, la struttura industriale di Varese e provincia».
L’analisi avrà ad oggetto il settore economico nelle sue varie articolazioni e dunque le esigenze insediative (dinamica industriale e interscambio commerciale), nell’ambito del terziario (attività e passività delle famiglie e imprese, accesso al credito e alla finanza), del trasporto e del lavoro, verificando anche la vocazione turistica ambientale e culturale del territorio.
«La varietà di competenze e profili del nostro dipartimento rappresenta una storica attenzione al territorio e anche nella logica della terza missione dell’Università – ha ricordato Rossella Locatelli, professore ordinario di economia degli intermediari finanziari e già preside di Economia – Come Dipartimento di Economia per questo progetto ci occuperemo anche di analizzare la situazione finanziaria delle famiglie e delle imprese; faremo una mappatura degli sportelli postali e bancari per verificare il livello dei servizi e per evidenziare eventuali criticità; infine ci occuperemo di valutare il livello della digitalizzazione».
L’esito dell’elaborazione dei dati e le indicazioni strategiche che emergeranno saranno poi sottoposti all’Ufficio di Piano e a un team del Politecnico per l’attuazione delle strategie e delle correlative azioni di pianificazione, e dunque all’esperto di diritto urbanistico dell’Insubria incaricato di predisporre l’apparato normativo del Piano di Governo del Territorio.
«Credo che la sfida sia immaginare un piano adeguato alla contemporaneità – ha commentato Emanuele Boscolo, ordinario di diritto amministrativo e presidente dell’Associazione italiana di diritto urbanistico – La crisi ambientale, la crisi climatica sono le sfide che devono trovare risposta attraverso un documento che sia sintesi di tutte le politiche comunali, le trasformazioni edilizie del territorio, dei metabolismi urbani, come la comunità vive e trasforma il territorio. Un piano della contemporaneità si basa su cos’è, com’è e come funziona il territorio e come viene percepito dai cittadini. Questo piano si forma in un modo completamente diverso dal passato: in passato il centro era la decisione, oggi il centro è la conoscenza. La struttura del piano sarà completamente innovativa».
I professori e ricercatori coinvolti nello studio sono: Raffaello Seri (ordinario di econometria); Rossella Locatelli (ordinario di intermediari finanziari); Elena Maggi (ordinario di economia applicata); Emanuele Boscolo (ordinario di diritto amministrativo e presidente dell’Associazione Italiana di Diritto Urbanistico); Giovanna Gavana (associato di economia aziendale); Andrea Vezzulli (associato di economia applicata); Asmerilda Hitaj (associato di matematica e statistica); Andrea Bellucci (ricercatore di finanza aziendale); Paolo Castelnovo (ricercatore di economia applicata); Francesco Sacco (ricercatore di economia aziendale).
UN LAVORO “COSTITUZIONALE” CHE DIA UNA LETTURA A 360 GRADI DELLA CITTA’ E DEL SUO FUTURO
L’accordo di collaborazione è stato presentato alla stampa con un incontro in rettorato a cui erano presenti il rettore Angelo Tagliabue e il sindaco Davide Galimberti, il direttore del Dipartimento di Economia Maria Pierro, l’assessore Andrea Civati, il presidente del Consiglio comunale (E docente nella stessa università, nonchè ex Rettore) Alberto Coen Porisini, i professori Raffaello Seri e Rossella Locatelli e il team dei docenti e ricercatori coinvolti nello studio.
Grande è la soddisfazione tra i due organismi cittadini: «Sono orgoglioso del fatto che la collaborazione con il Comune di Varese si intensifichi con le professionalità dell’Ateneo – Ha sottolineato innanzitutto il sindaco Davide Galimberti – È necessario valorizzare chi studia il territorio, per disegnare insieme la Varese dei prossimi decenni. La collaborazione tra Insubria e Politecnico si occuperà della parte socio-economica, per cui i lavori sono già stati avviati. La fase amministrativa coinvolge tutta la città, l’intenzione è quella di avere uno strumento urbanistico molto partecipato, molto popolare, molto “pop”. È importante cercare di far capire l’importanza di questo strumento ai cittadini comuni: deve essere uno strumento di sviluppo sotto tutti gli aspetti del territorio, non una questione per addetti ai lavori».
Una gratitudine condivisa dall’Università dell’Insubria: «Devo ringraziare il Comune per la sensibilità dimostrata nel coinvolgere il nostro Ateneo e le nostre competenze in questo progetto per il Piano di governo del nostro territorio – ha commentato il rettore Angelo Tagliabue – Progetto di cui è importante sottolineare la capillarità d’azione e il coinvolgimento della popolazione. Si vuole raggiungere più realtà, volontà, desideri diversi, coinvolgendo anche competenze più specifiche. E l’Insubria rappresenta una parte integrante del territorio, ed è quindi essenziale».
Con il prossimo PGT, del resto, ci si gioca i futuri decenni: «L’ultimo strumento urbanistico del Comune di Varese era del 2014 e questo rende evidente quanto sia importante e strategico questo lavoro insieme: dovrà rappresentare la città che viene – ha ricordato Andrea Civati, assessore del Comune di Varese alla Rigenerazione Urbana, alla Mobilità e alle Infrastrutture – È evidente che il documento e il lavoro che stiamo facendo sia un documento costitutivo, quasi costituzionale, perché guarda alla città sotto tanti punti di vista, la coinvolge. L’Università parte da un punto di vista privilegiato per il suo valore scientifico, ma anche per il valore di conoscenza del territorio che ci offre. Si vuole fare non un lavoro di parte, ma un lavoro per tutti».
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