Percorso formativo sulla cura della mano reumatologica con gli specialisti del Gaetano Pini di Milano
Il corso si terrà il 26,27 ottobre e 3 novembre, presso l'Aula Colombo del Polo Fanny Finzy Ottolenghi. Un dialogo fra i diversi specialisti coinvolti nel percorso diagnostico-terapeutico del paziente affetto da artrite alle mani

Nei giorni 26-27 ottobre e 03 novembre, presso l’Aula Colombo del Polo Fanny Finzy Ottolenghi si terrà il corso di formazione dell’ASST Gaetano Pini-CTO dal titolo “Progetto e programma riabilitativo nel paziente reumatologico: la mano reumatologica”, un dialogo fra i diversi specialisti coinvolti nel percorso diagnostico-terapeutico del paziente affetto da artrite alle mani, chirurghi della mano, reumatologi, fisioterapisti e fisiatri, per individuare le migliori sinergie terapeutiche sulle malattie reumatiche.
Il percorso formativo, rivolto sia ai dipendenti che agli esterni, per un massimo di 25 posti disponibili su un totale di 55 partecipanti, prevede un focus particolare sulla cura della mano reumatologica, e si articola in tre giornate dense di incontri, in cui interverranno, con un approccio multidisciplinare, diversi medici e specialisti dell’ASST Gaetano Pini CTO ed ospiti esterni per discutere dei percorsi diagnostico-terapeutici più adeguati in un’ottica di confronto reciproco, perché solo la piena condivisione di tutte le informazioni relative al paziente affetto da una malattia reumatica può definire il difficile iter assistenziale del soggetto affetto da artrite alle mani.
Un’importante occasione di apprendimento a cura del dott. Antonello Valerio Caserta, Direttore dell’UOC Riabilitazione Mielolesi dall’ASST Gaetano Pini-CTO e responsabile scientifico del corso, del prof. Roberto Caporali, direttore della UOC Clinica Reumatologica e del dott. Pierluigi Tos, direttore della UOC Chirurgia della Mano e Microchirurgia Ricostruttiva.
Durante la prima giornata, dopo una Lectio Magistralis del Prof. Caporali sull’Approccio terapeutico nel 2023 all’Artrite reumatoide, il dott. Tos ed i suoi collaboratori approfondiranno l’approccio chirurgico mirato alle diverse deformità tipiche di ogni malattia, in seguito verranno illustrate le principali tecniche ricostruttive in Chirurgia della Mano e degli arti.
« L’artrite reumatoide può causare dolore e rigidità articolare nelle mani che nei polsi, e nei casi più avanzati può provocare deformazioni che necessitano trattamenti chirurgici. – afferma il dott. Tos – Nonostante le terapie mediche innovative, che hanno fatto passi da gigante in questi anni, una diagnosi e un trattamento tempestivi possono essere fondamentali per limitare i danni articolari e preservare la qualità della vita del paziente, così come la riabilitazione prima e dopo l’intervento chirurgico. Per questo è fondamentale una continua collaborazione tra le diverse professionalità dell’équipe multidisciplinare per aiutare il paziente alla migliore qualità di vita possibile, contenendo le disabilità».
La seconda giornata sarà l’occasione per approfondire il Progetto Riabilitativo della mano reumatica sottoposta a chirurgia, mentre l’ultima di venerdì 3 novembre è riservata al Programma riabilitativo e alle strategie di intervento per il recupero funzionale nella mano reumatica, con un focus sulla scelta dei tutori, e in chiusura una Tavola rotonda conclusiva in cui interverranno il prof. Caporali, il dott. Tos e il dott. Caserta.
«Negli ultimi anni l’approccio diagnostico e terapeutico ai malati affetti da artrite reumatoide è radicalmente cambiato, grazie al miglioramento delle capacità dei clinici di effettuare diagnosi sempre più precoci e all’ampliamento del numero di farmaci sul mercato. – spiega il prof. Caporali – Il moderno approccio alla malattia prevede, oltre ad una diagnosi precoce, una migliore definizione dell’attività della malattia e dell’obiettivo terapeutico, che deve essere la remissione o quantomeno la bassa attività di malattia. Questi obiettivi sono oggi raggiungibili in una sempre più elevata percentuale di pazienti, con un deciso miglioramento della loro qualità di vita».
«L’evento che abbiamo organizzato rappresenta un’importante occasione di confronto per tutti gli attori coinvolti nel percorso di cura. – conclude il dott. Caserta – Desidero esprimere la mia sincera gratitudine al Professor Caporali e al Professor Tos, i quali hanno svolto un ruolo fondamentale nell’organizzazione di questa conferenza plurispecialistica, mettendo in luce la complessità dell’approccio alle patologie della mano, dalla fase di diagnosi medica e terapia, a quella della possibile soluzione chirurgica fino alla fase riabilitativa, di recupero di funzione e adattamento».
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