Pochi alberi pubblici, tanta raccolta differenziata: la fotografia di Varese nel rapporto Ecosistema Urbano 2023 di Legambiente

Nel complesso, Varese è al 41esimo posto, in discesa sul 2022 (eravamo al 36esimo posto) ma in salita rispetto al 2021 (eravamo al 44esimo). Sale la quota di strade pedonali, che ci vede ai primi posti

I Parchi di Varese

Pochi alberi pubblici e tanta raccolta differenziata, e una posizione “senza infamia e senza lode”: poteva essere peggio ma anche meglio la situazione di Varese in Ecosistema Urbano 2023, il report di Legambiente realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ORE, sulle performance ambientali di 105 Comuni capoluogo, che quest’anno giunge alla sua trentesima edizione.

Nel complesso, Varese è al 41esimo posto, in discesa sul 2022 (eravamo al 36esimo posto) ma in salita rispetto al 2021 (eravamo al 44esimo), al 2020 (eravamo addirittura 62esimi, sotto la metà), al 2018 (eravamo al 55esimo posto) mentre nel 2019 era nella stessa posizione.

Le voci in graduatoria migliori sono la raccolta differenziata (21esimo posto) l’uso efficiente del suolo (27esimo posto), offerta di trasporto pubblico (22esimo posto) e passeggeri trasporto pubblico (posizione 29, con 77 viaggi per abitante all’anno)

L’intero report di Legambiente

I PARTICOLARI SU VARESE DEL REPORT

Varese è segnalata negativamente per dispersione idrica: è tra le città peggiori, che ne hanno piu del 25%. E’ in “buona” compagnia (sono 68, più della metà della città considerate nel report) ma in questo gruppo non è nemmeno tra le migliori: la dispersione nel nostro capoluogo è infatti del 35%. Le città che stanno entro il limite fisiologico del 10-15% al contrario, sono pochissime, in tutto 9: Pavia, Pordenone, Lecce, Monza, Milano, Cosenza, Macerata, Mantova, Savona.

Valutazione insufficiente anche all’ aria che si respira: Varese è nell’ampia bolla di città che hanno un’aria cattiva ma non pessima (tra le quali figurano invece, oltre alla scontata Milano, anche Verbania, Rovigo, Alessandria). A condividere la situazione di Varese in questo campo ci sono ad esempio Gorizia, Trento, Trieste.

Sulle piste ciclabili, pur non essendo agli ultimi posti, c’è ancora parecchio da lavorare: a Varese ci sono 4,26 metri di piste ciclabili per ogni 100 abitanti, quando a Benevento ce n’è oltre 22, a Treviso quasi 25 e a Reggio Emilia addirittura 40. Fanalini di coda sono Potenza e Chieti, che non ne hanno proprio.

La città giardino, contrariamente al suo nome, ha una quantità bassa di alberi in aree di proprietà pubblica per ogni 100 abitanti: “solo”15, malgrado i tanti parchi di cui siamo circondati. I virtuosi ne hanno molti di più: Reggio Emilia ne ha 54 e Pordenone 35, Forlì ne ha 46. Campioni d’alberi sono Brescia con 89, Trieste con 96, Cremona con 99 e Modena addirittura 117, più di uno per abitante. La stessa situazione si riproduce sul verde fruibile a Varese: sono 20 metri quadri per abitante: meno peggio di Crotone che ne ha solo 3,5, ma infinitamente peggio di Isernia, che ne ha un chilometro, ma anche solo Verbania che ne ha 111.

Scarso anche l’uso di energie rinnovabili sugli edifici pubblici: 1,71 kwh per 1000 abitanti, quando a Pordenone ce n’è 15,61 e a Verona oltre 27. Sufficiente invece la valutazione del consumo di suolo: su una scala da 0 a 10, Varese prende 6. Il miglior voto è per Bolzano, con 8,5 e il peggiore è per Brindisi, che si prende un bello 0.

In compenso, Varese è una delle città con maggior spazio per camminare, con 90 metri quadrati per ogni 100 abitanti (dato 2022) su una media nazionale di 49,1.
A vincere, in questa classifica ovviamente Venezia ma anche Lucca, prima in assoluto con 682,6 metri quadrati ogni 100 abitanti.

E’ in ottima posizione anche per la percentuale di raccolta differenziata: si unisce all’ in verità ampia bolla di città capoluogo che hanno una percentuale superiore al 65% (A Varese la percentuale è del 69%): con lei ci sono Ferrara, Pordenone, Como, Brescia, ma anche Trapani e Benevento. Non c’è invece Milano, che sta “solo” tra il 60 e il 65%. Da segnalare che esistono ancora delle città capoluogo che stanno sotto il 30% di raccolta differenziata: sono Palermo, Foggia, Crotone, Taranto e Catania.

Varese ha ricevuto inoltre un bonus “efficienza di gestione del trasporto pubblico” che riguarda il raggiungimento di ricavi da traffico del servizio gomma/ferro che coprono almeno il 40% dei costi operativi e che abbiano in servizio almeno un autobus elettrico/ibrido. Il bonus ha un valore di 4 punti percentuali ed è stato assegnato oltre a Varese alle città di Bergamo, Brescia, Padova e Venezia.

LE ALTRE CITTÀ

A guidare la graduatoria per performance ambientali è Trento, seguita da Mantova e Pordenone. Al settimo posto Cosenza, prima città del Sud. Roma è solo 89esima, fanalino di coda  per Catania e Palermo. Oscillazione in negativo per Milano al 42esimo posto (la scorsa edizione era al 38esimo posto), per Firenze che slitta al 53esimo posto e Genova al 58esimo posto.

«In questi 30 anni a rallentare la crescita sostenibile delle città sono stati interventi troppo a comportamenti stagni che non hanno permesso quella accelerata che serviva alle aree urbane, in cui oggi si concentra una sfida cruciale. – commenta il suo report Legambiente – E così accanto ai lenti e progressivi miglioramenti come l’aumento della percentuale di raccolta differenziata (dal 4,4% in media del ‘94 al 62,7% nel 2022 ma solo in alcuni capoluoghi) e delle piste ciclabili (passate da una media di 0,16m equivalenti/100 abitanti nel ‘98 a una media di 10,59m equivalenti/100 abitanti nel 2022); in questi 30 anni non sono mancati stalli e ritardi. Nessun miglioramento, ad esempio, per il tasso medio di motorizzazione dei comuni capoluogo italiani che si conferma, come trent’anni fa, a livelli tra i più alti d’Europa: 66,6 auto ogni 100 abitanti; è cresciuta la produzione complessiva di rifiuti (passando da una media pro capite di 455 kg/anno del ‘94 a 516 kg/anno nel 2022), e il trasporto pubblico è ancora lontano dalle medie europee ed è passato da 97 viaggi pro capire all’anno nel ’95 ai 65 viaggi pro capire all’anno nel 2022).La sfida per città più sostenibili e vivibili è un traguardo ancora lontano, nonostante sui territori ci siano realtà e buone pratiche che vanno nella giusta direzione».

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

Il web è meraviglioso finchè menti appassionate lo aggiornano di contenuti interessanti, piacevoli, utili. Io, con i miei colleghi di VareseNews, ci provo ogni giorno. Ci sosterrai? 

Pubblicato il 24 Ottobre 2023
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.