Processo Mensa dei poveri, condannata Lara Comi e assolti Paolo Orrigoni e Andrea Cassani

Sono arrivati dopo le 16 i verdetti del maxi-processo contro la corruzione che nel 2019 aveva portato all'arresto di numerosi politici, imprenditori e professionisti tra Varesotto e Milanese

L’imprenditore Paolo Orrigoni assolto perchè il fatto non sussiste, Lara Comi condannata a 4 anni e 2 mesi. Sono questi i verdetti pesanti del processo di primo grado scaturito dall’operazione Mensa dei Poveri. Assoluzione annunciata anche per il sindaco di Gallarate Andrea Cassani mentre per l’ex-consigliere comunale di Busto Arsizio Gorrasi è arrivata una condanna a 2 anni.

Un lungo processo

A 4 anni e mezzo dai roboanti arresti è arrivata oggi, lunedì, la sentenza di primo grado per un cospicuo numero di politici, amministratori, professionisti e imprenditori dell’area a cavallo tra Varesotto e Milanese. Il presidente del collegio giudicante, Paolo Guidi, ha emesso il dispositivo poco dopo le 16 dopo una camera di consiglio durata quasi tutto il giorno. Per queste vicende, va ricordato, diversi politici noti soprattutto in provincia di Varese hanno patteggiato, Nino Caianiello e Alberto Bilardo su tutti, ma anche l’imprenditore gallaratese Pier Tonetti, l’ex-assessore Alessandro Petrone e altri esponenti politici della galassia caianielliana.

La sentenza relativa all’urbanistica di Gallarate tutti assolti

Per quanto riguarda il filone gallaratese i magistrati hanno chiesto e ottenuto l’assoluzione per il sindaco di Gallarate Andrea Cassani relativamente a due turbative d’asta relativamente alla gara per la scelta del professionista che doveva redarre il pgt di Gallarate. Di conseguenza è arrivata l’assoluzione anche per la dirigente del settore urbanistico Marta Cundari e per l’architetto Monica Brambilla. Stesso discorso per la scelta degli avvocati che dovevano redarre il parere che doveva supportare la revoca dell’azione di responsabilità intentata dalla precedente giunta del comune di Gallarate nei confronti degli ex amministratori della società partecipate Amsc e di Seprio Real Estate, tra cui Caianiello, Besani e Bellora. Assoluzione anche per l’ex-vicesindaco Moreno Carù, per la vicenda Amsc, per Paola Saporiti in merito alla vicenda dei 500 euro che aveva consegnato a Caianiello (viene considerata vittima di una concussione, ndr). Assoluzione anche per l’ex-amministratore della coooperativa Effecinque Giuseppe Filoni e per il direttore amministrativo dell’Asst Valle Olona Marco Passaretta, relativamente alla turbativa d’asta per l’assegnazione del bar dell’ospedale alla cooperativa di Filoni.

La sentenza relativa alla costruzione del supermercato in via Cadore

I giudici hanno, invece, respinto su tutta la linea le richieste per la vicenda del supermercato Tigros in via Cadore. Assolto perchè il fatto non sussiste l’imprenditore Paolo Orrigoni, accusato di aver pagato una tangente da 50 mila euro a Caianiello. Il pm Civardi aveva chiesto 6 anni e la confisca di 50 mila euro (equivalente della presunta tangente).  Per questa vicenda Tonetti, Bilardo e Caianiello avevano patteggiato.

La truffa all’Unione Europea, la sentenza per l’eurodeputata Lara Comi

Per l’eurodeputata saronnese la corte ha accolto la richiesta del pm Civardi che aveva riformulato il capo d’imputazione da corrruzione di pubblico ufficiale a corruzione di incaricato di pubblico servizio per quanto riguarda la vicenda della presunta tangente all’allora direttore di Afol Giuseppe Zingale. La Comi è stata condannata anche per il reato di truffa all’Unione Europea commessa dal 2016 in avanti (assolta per prescrizione nel periodo precedente). Per Zingale la condanna è stata di 2 anni mentre per Maria Teresa Bergamaschi i giudici si sono fermati a 6 mesi. A questa vicenda si aggiunge anche quella degli incarichi al giornalista suo collaboratore, Andrea Aliverti, attraverso i quali insieme a Gorrasi avrebbero escogitato un sistema per poi retrocedere una parte dei soldi a Caianiello che doveva pagare l’affitto della sede dell’associazione politica Agorà di cui era fondatore e capo. Aliverti è stato condannato ad un anno e quattro mesi mentre Carmine Gorrasi (assolto per la vicenda del finanziamento illecito insieme all’ex-consigliere regionale Palumbo) è stato condannato a 2 anni.

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Orlando Mastrillo
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Pubblicato il 02 Ottobre 2023
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