Una borsa di specialità medica su tre non assegnata: male medicina d’urgenza, patologia clinica e microbiologia

La prima assegnazione vede coperte solo 9484 borse per i medici specializzandi contro le 14579 messe a disposizione dal Ministero. Tutte sottoscritte quelle di dermatologia così come molto richieste quelle di cardiologia e pediatria

Medicina

L’associazione ALS e Anaao Giovani sollevano la grave criticità della carenza di vocazioni per alcune specialità di medicina.  I dati delle effettive immatricolazioni del 18 ottobre 2023 al concorso di specializzazione d’area medica 2023, indicano che il 38% delle borse finanziate non è stato assegnato.

IL 38% DELLE BORSE FINANZIATE NON E’ STATO ASSEGNATO

I contratti statali, lo scorso anno, erano 13.000 quest’anno 14579. Nel 2022 erano state assegnate 10952 borse e attualmente 9484: in due anni, però è stato sottoscritto il 74% delle borse bandite. I contratti regionali non vanno meglio: assegnato solo il 48% dei contratti offerti: lo scorso anno in tutto erano 984 le borse finanziate dalla singole regioni e quest’anno 1080 ,a lo scorso anno assegnate 531 e quest’anno 459.

Il numero di contratti rimasti liberi è complessivamente 6.125 (di cui 5.095 contratti statali) su 16.165 contratti banditi (ben il 38%) e 1.648 contratti, precedentemente assegnati, non sono stati seguiti da immatricolazione, “confermando che la scelta di aumentare indiscriminatamente tutte le tipologie di contratti utilizzando un algoritmo inefficiente, senza una idonea programmazione e soprattutto senza una riforma della formazione medica non poteva che portare a queste conseguenze” commentano ALS e Anaao Giovani.

ASSEGNATO SOLO IL 31% DELLE BORSE DI MEDICINA D’URGENZA

Si conferma la poca attrattività della medicina d’urgenza: solo 584 specializzandi hanno scelto una delle 1831 borse assegnate nell’ultimo biennio ( quest’anno sono state 945), cioè il 31%. Peggio fa la microbiologia con il 12% delle borse finanziate. La patologia clinica si ferma al 20% e la radioterapia al 19%.

«Il numero di contratti di medicina di emergenza–urgenza non assegnati – si legge nel comunicato di Anaao Giovani- ALS – rappresentano il 76% dei posti sul bando, un netto peggioramento rispetto al 2022 quando i contratti non assegnati rappresentavano il 61%. Rispetto all’anno scorso ci saranno 128 specializzandi d’emergenza urgenza in meno. Sono stati banditi 855 contratti statali di medicina di emergenza-urgenza con un finanziamento economico di € 109.440.000 per avere un quarto dei posti assegnati, e i dati storici degli scorsi concorsi ci dicono che il 20% di costoro abbandonerà durante gli anni di specializzazione. Pertanto, tra cinque anni avremo meno di due nuovi specialisti di medicina di emergenza per ogni provincia italiana (1 specialista MEU ogni 125.000 abitanti)».

Dopo il primo scaglione del 18 ottobre scorso, sconfortante appare la scuola di medicina di comunità e cure primarie che ha visto assegnare solo 14 delle 176 borse finanziate ( il 4%).

LA PIU’ RICHIESTA RIMANE DERMATOLOGIA

Medicina nucleare ha una percentuale di non assegnazione del 70%, la chirurgia toracica del 63%, la genetica medica del 59%, le malattie infettive ma anche la chirurgia generale del 56%. In quest’ultimo caso gli aspiranti chirurghi sono 319 invece dei 724 preventivati.  Male anche anestesia e rianimazione: per le 1599 borse finanziabili si sono candidati 759. Gli specializzandi di cardiochirurgia sono 75 invece dei potenziali 112 previsti e gli ortopedici 389 invece dei 548 potenziali.

Si conferma gettonatissima dermatologia che ha visto assegnare 157 delle 158 borse a disposizione Bene anche cardiologia con 656 borse sottoscritte delle 684 a disposizione Anche pediatria  ha assegnato il 94% delle borse finanziate: 834 su 885.

ANAAO GIOVANI E ASL: ” E’ TEMPO DI RIVEDERE LA FORMAZIONE POST-LAUREA E ISTITUIRE I LEARNING HOSPITAL”

Anaao Giovani- ALS solleva il grave problema per il futuro: «Davanti a questi dati incontrovertibili – si sottolinea – , la domanda che deve essere posta a tutti coloro che si occupano di politica sanitaria è la seguente: “come risolviamo la cronica e pericolosa carenza in branche come la medicina d’emergenza e Radioterapia?”. Le associazioni maggiormente rappresentative dei medici specializzandi non hanno dubbi: l’unica soluzione è riformare la formazione medica post-laurea, archiviando l’impianto formativo attuale con un contratto di formazione – lavoro istituendo i learning hospital, con specializzandi che hanno i diritti e i doveri dei dirigenti medici in un contratto incardinato nel CCNL con retribuzione e responsabilità crescenti; una soluzione che “stranamente” non comporta un aumento di spesa perché abolirebbe non il numero chiuso ma la figura dei gettonisti, visto che come solo in Lombardia si spendono 27 milioni di euro all’anno e soprattutto con centinaia di milioni di euro di contratti di formazione non assegnati che non si sa che fine facciano».

«Questa domanda deve essere rivolta anche al mondo Universitario – Accademico: cosa risponderebbero? Che la formazione italiana è la migliore d’Europa, che i giovani medici pensano solo ai soldi, che sono fannulloni e che dovrebbero essere contenti a lavorare per 1300€ netti al mese visto che “ai loro tempi” la specializzazione era gratis? Che occorre aumentare gli ingressi a medicina o peggio ancora andare oltre il numero chiuso? Occorre, pertanto, creare in tempi rapidi un tavolo interministeriale con il mondo associativo, sindacale e accademico per rispondere rapidamente a questa domanda e predisporre tutte le opportune azioni legislative per contrastare una carenza che si sta irrimediabilmente ripercuotendo sulla qualità dell’erogazione del nostro SSN. Da qualche settimana è attivo un mini – gruppo di lavoro composto da soli membri del Ministero dell’Università: abbiamo seri dubbi, non ce ne vogliate, che il mondo accademico abbia la volontà di riformare pienamente sé stesso» .

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 22 Ottobre 2023
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.