Cambiamento climatico: TEDxVarese Countdown si conclude con tanta voglia di trasformare le idee in azioni

In cinquecento a Ville Ponti per costruire una nuova idea di futuro e iniziare a fare il primo passo verso un mondo più etico, inclusivo, sostenibile

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Dopo un’intensa giornata di suggestioni, confronti e sperimentazioni si chiude il sipario su TEDxVarese Countdown. Per un giorno, sabato 18 novembre, la città di Varese è stata al centro del dibattito mondiale sul clima, con cinquecento persone accorse a Ville Ponti per lasciarsi ispirare da personalità provenienti da ambiti apparentemente molto distanti, che hanno trovato un punto di contatto nelle rispettive azioni a contrasto del climate change e nella volontà di collaborare per costruire un futuro migliore.

Un evento dal respiro internazionale che racchiude e dà una spinta a quelle che sono le visioni e le istanze europee sul tema, già catalizzate nelle conferenze gemelle di Londra e Bruxelles, che si andrà a integrare con quelle di altre sette città in tutto il mondo scelte da TED per ospitare dei grandi Summit sul clima e accelerare non soltanto la presa di coscienza su quella che è la più grande (e sempre più urgente) sfida del secolo, ma anche la trasformazione di parole e idee in azioni.

«Siamo orgogliosi di aver contribuito a innalzare la conversazione sul clima con una dimensione europea e di aver attivato cinquecento persone provenienti dal territorio, ma non solo, in processi di collaborazione e confronto sulla principale sfida esistenziale del nostro tempo, quella climatica», commenta David Mammano, presidente e licensee di TEDxVarese, che al termine della conferenza ha ringraziato, chiamandoli uno per uno, tutti i 90 volontari che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento.

Sul palco di Villa Napoleonica si sono avvicendati rappresentanti del mondo scientifico, imprenditoriale, artistico ma anche figure capaci di generare un forte impatto attraverso le loro azioni e le loro storie personali. Tutti gli speech sono stati tradotti in maniera simultanea dall’italiano all’inglese (e viceversa), nella lingua dei segni italiana attraverso la collaborazione con Fedora e Integra LIS, ma anche in un linguaggio universale grazie all’arte di Alessia Iotti che ha trasformato in immagini la magia di TEDxVarese. I talk della giornata saranno inoltre trasformati in podcast grazie alla collaborazione con Chora Media.

Nella prima parte della mattinata, seguendo il tema “What if”, si è cercato di chiarire lo stato della situazione climatica, ma anche di allargare lo scenario a possibili soluzioni. Ad aprire la conferenza è stato Paolo Bertoldi, ricercatore del JRC della Commissione Europea specializzato in climate change ed urban mitigation planning, seguito dall’attivista ed esperta di diritto ambientale Anna Berti Suman, dal global urban forester Cecil Konijnendijk, dalla referente del collettivo energetico ènostra Sara Capuzzo, dal policy advisor di Italian Climate Network Jacopo Bencini, dall’innovativa designer Serena Camere. A chiudere questa prima parte di interventi è stato Andrea Toreti, altro ricercatore del JRC, che ha spiegato come l’intelligenza artificiale possa diventare uno strumento utile per prevedere gli scenari futuri e aiutarci a capire come modificare le nostre azioni e il nostro impatto sul pianeta.

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“Act, humanity” è stato il filo conduttore della seconda sessione di talk, con il quale si è cercato di sottolineare il ruolo che ognuno di noi ha nel portare avanti il cambiamento e di ricordare le parole del founder di TEDxGaza a proposito della tragedia che sta sconvolgendo la sua terra: «It’s all about humanity, my friend». Sul palco voci potenti come quella di Carlotta Sarina, in arte LOTTA, giovane artista e attivista climatica che ha colpito i cuori e le coscienze di tutti con il suo intervento di grande impatto: «L’arte è capace di gettare ponti che i dati da soli non riescono a creare. Un mondo diverso è possibile, è già qui. Non dobbiamo fare altro che smettere di scavare e alzare gli occhi al cielo». Dario Fornara ha parlato di accesso al cibo, integrazione delle risorse e di consumo di suolo, ricordando che: «Siamo quello che mangiamo. Dobbiamo creare agrosistemi più sostenibili per far fronte ai cambiamenti climatici. E dobbiamo farlo perchè non abbiamo scelta>>. Hanno fatto seguito gli interventi di Ugo Vallauri, che chiede alle istituzioni il diritto di riciclare e di far vivere gli oggetti più a lungo; di Mauro Vitiello, imprenditore a capo di Confindustria Varese ha parlato della comunità energetica di Malpensa Fiere; di Maria Chiara Pastore che ha illustrato il progetto, messo a punto dallo studio Boeri, che si propone di collegare fra loro le aree naturali protette integrandole con lo sviluppo delle città. Katie Hill ha portato invece sul palco la sua idea di un’industria più pulita ed etica. Un’altra voce forte, proveniente dal varesotto, è stata quella di Giovanni Ludovico Montagnani che con grande coraggio e sensibilità ha raccontato la sua storia, dalla nascita della sua granitica coscienza ecologica all’incidente in montagna che lo ha paralizzato dalla vita in giù. Solo la sua grande  determinazione lo ha portato a rialzarsi (è salito sul palco di TEDxVarese con le sue gambe), a  diventare oro paralimpico e a continuare a portare avanti le sue battaglie per il clima. «Nel 2018 stavo aspettando che nascesse mia figlia. Ero in ufficio, in pausa pranzo, quando ho letto un comunicato delle Nazioni Unite che diceva che la mia bambina non avrebbe avuto un futuro. Dovevo fare qualcosa».

La seconda parte della giornata si è svolta in villa Andrea, dove si è cercato di dare concretezza alle idee attraverso i 18 laboratori portati avanti con il Joint Research Centre, Confindustria Varese, FAI, Italian Climate Network, ènostra, Assochange, Gruppo Crealis, esperti e formatori. Qui è stato possibile immaginare la Varese del futuro e si sono poste le basi per #Varese2050, si è cercato di capire come proteggere i beni naturali e culturali minacciati dal cambiamento climatico, sono stati creati tavoli di confronto per cercare visioni comuni sul packaging sostenibile, per ripensare alle città del presente, per trovare delle ricette per la carbon neutrality. E ancora: si sono appresi gli strumenti per trasmettere in maniera efficace le istanze legate al clima e creare oggetti a basso impatto ambientale; ci si è ritrovati a rivestire il ruolo di sentinelle civiche, collaborando con l’artista Sandra Gargowitsch e l’attivista Anna Berti Suman alla creazione di un’opera d’arte collettiva. Anche il sindaco Davide Galimberti ha voluto mettersi in gioco assieme alle diverse anime del tessuto sociale e produttivo della città, ma soprattutto con tanti giovani che hanno portato le loro aspettative, speranze, idee di futuro. Tra questi anche Francesca Pensa e Abdul Kaymar, vincitori della borsa di studio che ogni anno TEDxVarese, l’Università dell’Insubria e ZEISS mettono a disposizione per incentivare le giovani menti a “vedere oltre” ed aprirsi al mondo.

Oltre a gettare nuovi ponti per intensificare il dialogo e la collaborazione a livello internazionale, TEDxVarese si è dimostrato ancora una volta capace di fare rete con il territorio, collaborando con aziende, enti, istituzioni, associazioni, università, centri di ricerca internazionali e media che condividono con entusiasmo la progettualità di TEDxVarese.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Novembre 2023
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