SOS liste d’attesa: la rete di sportelli per farsi curare nei tempi corretti
Il 22 giugno scorso il primo punto alle Acli di Varese, poi il servizio ha attivato altri due servizi in città e presto saranno operativi a Saronno, Laveno e Marchirolo. In quattro mesi soddisfatte 42 richieste su 45
Dal 22 giugno, quando ha aperto il primo sportello alle Acli di Varese, 42 cittadini hanno ottenuto un appuntamento per una visita medica o un esame diagnostico nei tempi corretti. È una goccia all’interno di un sistema di liste d’attesa grave e diffuso, ma è una prima risposta su cui si sta costruendo un sistema al servizio della collettività, a disposizione di quanti hanno bisogno di risposte dalla sanità pubblica.
SEI SPORTELLI TRA VARESE, LAVENO, MARCHIROLO E SARONNO
Dal giugno scorso, al punto “SOS Liste d’attesa” avviato in Via Speri della Chiesa 9 si è aggiunto quello della cooperativa Colce, Lotta contro l’emarginazione, al primo piano di via Del Cairo 29 sempre a Varese e poi quello della Cgil in via Bixio n.37. Presto lo stesso sportello sarà operativo a Laveno Mombello in viale Garibaldo 16 presso lo SPI Cgil e poi a Marchirolo sempre presso lo SPI di via Dante 14 e a Saronno alla Camera del Lavoro in via Maestri del Lavoro 2.
« Il sistema è semplice – spiega l’avvocato Filippo Cardaci vicepresidente Acli – noi scriviamo una “PEC” all’azienda ospedaliera del territorio di riferimento, per Varese la Sette Laghi, allegando la prescrizione medica e la priorità dell’appuntamento. Nel giro din qualche giorno otteniamo la risposta. In questi mesi abbiamo inviato 45 domande e il RUA ci ha dato risposte positive per 43 cittadini».
IL RUA ASSICURA I TEMPI PREVISTI DALL’IMPEGNATIVA
Il RUA è una figura interna di ogni azienda ospedaliera che lavora per garantire l’assistenza nei tempi previsti dall’impegnativa medica in base ai codici di gravità (U,B,D,P).
“LA GENTE NON SA DI AVERE UN DIRITTO”
« Il nostro compito è quello di aiutare le persone a far valere il proprio diritto in base alla legge che indica i tempi massimi di attesa per le diverse priorità. La gente non sa di avere quel diritto e accetta le risposte dei CUP che danno appuntamenti molto oltre le tempistiche dovute, quando non ne danno affatto perchè le agende sono chiuse» commenta Roberta volontaria della CoLCE.
UNA QUESTIONE DI EQUITA’ SOCIALE
Le liste d’attesa , il cui problema è esploso dopo l’emergenza sanitaria, stanno diventando una questione di equità sociale: «Solo chi ha i soldi può permettersi una prestazione sanitaria andando nel privato – commenta la presidente di Acli Varese Carmela Tascone – Come Acli sosteniamo questa iniziativa come attività di denuncia sociale».
« Questo è un impegno del Terzo settore – ha spiegato Riccardo De Facci presidente della Cooperativa Lotta all’Emarginazione – Non siamo solo erogatori di servizi su bandi spesso al ribasso. Con questa iniziativa facciamo un intervento di politica sociale in difesa dei diritti dei cittadini, in particolare di quelli dei più deboli».
Il tema è noto: la sanità prevede un budget che viene diviso tra i diversi attori, pubblici e del privato accreditato, per rispondere alla domanda di salute. Quando i soldi sono finiti, gli appuntamenti slittano all’anno successivo o, come capita qualche volta, si chiudono le agende per criticità eccezionali come la carenza di personale.
La mancanza di una centrale di prenotazione unica regionale, che metta insieme le disponibilità del pubblico e del privato accreditato, rende difficile, al cittadino, avere una fotografia reale e trasparente della situazione: « L’obiettivo di questi sportelli – ha commentato Pietro Francesco Vazzana della FP Cgil – è quello di ampliare a tal punto la rete per accogliere tutte le domande di salute senza risposta dei cittadini così da sollevare il problema della sostenibilità della sanità in Lombardia».
50 VOLONTARI AL SERVIZIO DI CHI HA BISOGNO DI UN APPUNTAMENTO
Gli sportelli sono seguiti da una cinquantina di volontari debitamente formati per comprendere la richiesta del cittadino e segnalare la pratica all’azienda ospedaliera di riferimento: « I più colpiti sono gli anziani – ricorda Giampiero Camatta dello SPI Cgil – hanno maggiormente bisogno di assistenza medica e non possono essere sballottati a destra e a sinistra per ricevere le cure».
Equità ma anche qualità come ha sottolineato il medico Filippo Bianchetti: « Se sei preso in carico da un’equipe medica occorre poter contare su un percorso adeguato e costante nello stesso ospedale. Capita spesso, invece, che una volta terminata la cura, i controlli li si debba fare dove capita con un problema oggettivo dei medici di poter verificare l’andamento attraverso esami diagnostici fatti con macchinari e personale diversi».
La sanità è in affanno: la rete di SOS Liste d’attesa si mette al fianco del cittadino per far valere il suo diritto alla salute. Finché si potrà.
ELENCO DEGLI SPORTELLI
VARESE
martedì dalle 16 alle 18, CGIL in Via N. Bixio, 37 – 0332 1956998 senza appuntamento
sportellovabixio@soslistedattesa.va.it
mercoledì dalle 18 alle 20, COLCE in via F. Del Cairo, 29 – 3202395237 (sms, whatsapp, segreteria) senza appuntamento
sportellovacairo@soslistedattesa.va.it
giovedì dalle 9:30 alle 11:30, ACLI via Speri della Chiesa, 9 – 0332 281204 su appuntamento
sportellovasperi@soslistedattesa.va.it
LAVENO MOMBELLO
lunedì dalle 9:30 alle 12, SPI CGIL in viale Garibaldi, 16 3513570724 su appuntamento
sportellolaveno@soslistedattesa.va.it
MARCHIROLO
martedì dalle 15:30 alle 18:30, SPI CGIL in Via Dante, 14 0332 1956996 senza appuntamento
sportellomarchirolo@soslistedattesa.va.it
SARONNO
venerdì dalle 10 alle 12, Camera del Lavoro via Maestri del Lavoro, 2 0332 1956997 senza appuntamento
sportellosaronno@soslistedattesa.va.it
È necessario recarsi allo sportello Sos con carta d’identità o passaporto, tessera sanitaria, impegnativa del medico ed eventuale foglio di appuntamento.
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