“Via di qui, non potete spacciare”, e i pusher lo accoltellano: a Varese processo per tentato omicidio
Il giudice per l’udienza preliminare ha rinviato a giudizio uno dei tre sospettati che finirà dinanzi al Collegio il prossimo 5 marzo

Musica alta e via vai di gente sotto casa a tutte le ore. Un tormento. Da qui le richieste piuttosto dirette ad andare via, a non spacciare proprio sotto alla sua abitazione, richieste pronunciate nella stessa lingua dei soggetti cui erano rivolti, cioè tre marocchini che controllavano il traffico di coca ed eroina nella zona di via San Paolo a Marchirolo, zona che contende il colore dei tetti delle ultime case col verde dei boschi, appositamente fuori mano per non dare nell’occhio, e per questo zona prediletta per i traffici illeciti.
Risultato: i pusher rispondono, ma non a parole: scattano invece le coltellate, una rivolta al ventre del coraggioso connazionale che va a vuoto, e una seconda molto più pericolosa portata al dorso della vittima: la lama penetra e si incanala verso un polmone, poi viene sviata al cospetto dell’organo grazie ad una fortunata coincidenza con l’osso che fa scivolare il metallo verso tessuti meno nobili. Alla fine risultavano – siamo nel settembre 2018 – tre persone denunciate, una ferita da 12 giorni di prognosi, e la polizia giudiziaria che attiva le indagini.
Un primo filone processuale arriva al Collegio di Varese mentre oggi, 16 novembre, uno dei tre soggetti accusati del tentato omicidio è stato dinanzi al giudice per l’udienza preliminare Stefania Pepe rinviato a giudizio per il reato di tentato omicidio. Dei tre sospettati, però, solo uno è a giudizio, mentre la posizione degli altri due non è definita in quanto resosi irreperibili dopo i fatti. L’imputato è difeso dall’avvocato Marco Natola che sarà in giudizio assieme al suo assistito il prossimo 3 marzo, data di rinvio e prima udienza dinanzi al Collegio (immagine di repertorio).
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