La minoranza di Bodio Lomnago contro l’ingresso della Polizia Locale nella gestione associata, la replica della sindaca
Bodio Lomnago Viva: "Siamo noi a dare agenti ai Comuni che non li hanno". Paolelli: "Più turnazioni e un amministrativo a disposizione della gestione associata. Si liberano risorse per il territorio"

Bodio Lomnago torna nella gestione associata della polizia locale di Azzate, ma l’opposizione “Bodio Lomnago Viva” solleva critiche e perplessità. Le obiezioni sono state mosse in un consiglio comunale e sui social con un lungo post in cui la minoranza sostiene che non ci sia stato un confronto che abbia portato a un percorso condiviso.
“Avevamo terminato il Consiglio Comunale di settembre, nel quale si era discussa la nostra interrogazione sulla Polizia Locale, con l’abbandono dell’aula dell’Assessore competente e con la promessa “di un futuro confronto politico con i consiglieri” – si legge nel post- . Scopriamo nei giorni scorsi dalla stampa locale che una nuova convenzione per la gestione della Polizia Locale tra comuni confinanti (Bodio Lomnago incluso) era già stata approvata dal Comune di Azzate e che gli accordi erano stati presi in novembre, senza che il nostro Sindaco avesse convocato una commissione per discuterne il contenuto. A questo punto riceviamo una convocazione “postuma” sul tema, una semplice presentazione di accordi già presi e immodificabili. Abbiamo declinato l’invito chiedendo che la presentazione della nuova convenzione avvenisse in un Consiglio Comunale a cui invitare anche i cittadini interessati, perché intendiamo diversamente il “confronto politico”.
“Sul tema non ci resta che aggiungere che nuovamente si convenzionano comuni senza polizia locale con altri che invece hanno il proprio servizio. Quindi Bodio Lomnago passa da 1 vigile ogni 1130 abitanti a un vigile ogni 1492 abitanti. Solo in futuro potremo dire se a fronte di una diminuzione dei costi avremo un miglioramento del servizio. Ma se le cose non dovessero andare bene, l’esperienza passata (ben 2 convenzioni difficili in 10 anni) ci insegna che le convenzioni difficilmente possono essere cambiate (e chi afferma diversamente, sa di non dire il vero!). In questo caso specifico, nel testo non vi sono chiari obiettivi e misure di qualità del servizio nei vari comuni associati, in tal senso demandando ogni possibile controversia alla Conferenza dei Sindaci. Ci chiediamo come il consigliere Merletto – che nel consiglio comunale di settembre ha veementemente sostenuto la necessità di mantenere direttamente la polizia locale nel nostro Comune senza preoccuparci eccessivamente dei costi, “perché la sicurezza è una priorità”- possa condividere una scelta che probabilmente ridurrà presenza e efficacia della polizia stessa a Bodio Lomnago”.
Alle osservazioni della minoranza risponde così il sindaco Eleonora Paolelli: «Forse Azzate ha accelerato un po’ il percorso portando la questione in consiglio comunale, ma va detto che alla commissione che noi abbiamo convocato tempo fa, l’opposizione non ha partecipato. Vero che in quella sede si possono esprimere pareri non vincolanti, ma avrebbero potuto portare qualche proposta che senz’altro avremmo ascoltato, quanto meno ne avremmo discusso. Ma non è andata così. La decisione andava presa subito perché la convenzione deve partire a gennaio, va inserita nel bilancio. Detto questo le obiezioni che solleva “Bodio Lomnago Viva” non sono corrette: la gestione associata ci consentirà di avere una maggiore turnazione così da garantire un servizio migliore al nostro paese. E non è tutto: l’accordo con gli altri paesi, Azzate, Galliate Lombardo, Daverio e Brunello ci consentirà di avere a disposizione anche personale amministrativo, che oggi non abbiamo. Questo libererà da impegni burocratici gli agenti oggi presenti sul territorio così che possano occuparsi di presidiare Bodio Lomnago. Il compito più importante che la Polizia Locale deve assolvere».
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