Salvare la trota marmorata, questa la missione dell’incubatoio di Maccagno con Pino e Veddasca
I volontari si apprestano a vivere la loro quarta domenica di spremitura e fecondazione di uova di trota. L’operazione è volta alla conservazione di una specie ittica autoctona delle valli prealpine e del lago Maggiore oggi a rischio estinzione

I volontari dell’incubatoio ittico di Maccagno con Pino e Veddasca si apprestano a vivere la loro quarta domenica di spremitura e fecondazione di uova di trota. L’operazione, volta alla conservazione della Trota Marmorata, specie ittica autoctona delle valli prealpine e del lago Maggiore è oggi a rischio estinzione.
Un patrimonio genetico da preservare e un pesce che deve tornare ad abitare le nostre acque, minacciato da concorrenti alloctoni, fauna predatoria e l’uomo. Questi gli imperativi del gruppo di volontari anche in questa stagione raggiungibili con grande forza di volontà sotto le direttive di consulenti scientifici. Anche in questo 2023 / 24 all’incubatoio ittico ‘la Madonnina’ si realizzerà il miracolo della vita e si proverà a far nascere migliaia di avannotti che sul finire dell’inverno andranno ad abitare i corsi d’acqua dell’alto Varesotto. Le operazioni, in base allo stato di maturità dei pesci si protrarranno presumibilmente a tutto il mese di febbraio 2024.

Ma non solo, in questa stagione riproduttiva, i volontari dell’incubatoio punteranno al ripopolamento delle acque usando principalmente la tecnica del ‘cocooning’, ossia quella di ricreare nell’alveo del fiume un vero e proprio nido usando il materiale in loco (sassi e ghiaia). Nel nido creato artificialmente dall’uomo saranno posate le uova di trota già fecondate in incubatoio ed i nascituri potranno nascere in totale cattività e rusticità. Tecnica sperimentata con grande successo nella passata stagione ed abbracciata come principale in questa.

I numeri – Statistiche fino domenica 03 dicembre 2023:
Trota Marmorata: fecondate e messe a dimora in incubatoio circa 115.000 uova di trota marmorata, un passo significativo verso il rafforzamento della popolazione di questa specie magnifica.
Trota Fario di Ceppo Mediterraneo: fecondate e messe a dimora in incubatoio circa 66.000 uova.
“Questi sforzi congiunti rappresentano una pietra miliare nella nostra missione di preservare la biodiversità acquatica e garantire un futuro sostenibile per le acque dell’Alto Verbano”. Affermano i volontari dell’incubatoio ittico. “Ringraziamo tutti coloro che stanno partecipando a queste giornate, contribuendo con il loro entusiasmo e la loro dedizione alla conservazione di un pesce in via d’estinzione. Lavorando insieme, possiamo continuare a essere custodi responsabili delle nostre risorse faunistiche, assicurando che le acque nostre acque continuino a prosperare con la bellezza della trota marmorata e fario. Tra le nostre fila sono entrati nuovi membri, anche giovani ma le nostre porte sono sempre aperte a chiunque voglia spendersi e collaborare con noi per il bene della natura”.
Un gruppo che si avvale non solo della collaborazione degli Enti locali (di recente grazie ad un contributo di Comunità Montana Valli del Verbano sono state apportate migliorie strutturali all’incubatoio per permettere visite didattiche) ma punta il più possibile a fare rete con le altre associazioni ittiche della zona come l’incubatoio di Laveno Mombello, l’associazione Acquadulza Fishing Asd e la Pinta di Meina, provincia di Novara.
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