Coppia aggredita con calci, pugni e offese razziste al supermercato di Daverio: “Torna al tuo paese!”

L’episodio denunciato ai carabinieri che stanno indagando per risalire alla responsabile. La donna che ha aggredito non era sola: con lei anche una bimba in tenera età

occhiali rotti

La spesa del sabato col fidanzato in un momento spensierato, la leggerezza – se così si può definire – di imboccare per sbaglio una cassa automatica limitata ai venti pezzi da passare al lettore, e qualcuno che te lo fa notare.

A chi non è mai capitato? Ma quanto avvenuto lo scorso 13 gennaio al “Gigante“ di Daverio passate le 18.30 ha dello spaventoso per via della violenza gratuita, per l’odio denunciato dalle vittime di una violenza andata oltre un possibile momento di nervosismo. Qualcosa sfociato in una vera e propria aggressione a sfondo razziale che ha mandato all’ospedale due persone colpite, spintonate e prese a pugni e a sputi in faccia. E poi la cosa che fa più male ancora. Quella frase: «Negro di merda, torna al tuo paese».

Il fatto è stato denunciato da una donna di 41 anni, cittadina italiana, compagna di un uomo di 45 anni di origini cubane che insieme stavano facendo la spesa al supermercato di viale dell’Industria a Daverio sabato scorso. Il racconto di quanto avvenuto è specificato nella denuncia presentata ai carabinieri della stazione di Azzate (Compagnia di Varese). Da quanto denunciato la coppia era intenta a far passare alcuni prodotti alle “casse self“ del supermercato quando una donna che li seguiva in fila aveva fatto notare che al massimo quella cassa era praticabile da chi aveva non più di 20 articoli.

«Ho chiesto alla signora, che era in compagnia presumibilmente del padre e della figlia di 4 anni, di mostrarmi dove fosse scritto ciò che mi aveva appena detto». Una frase, specifica la denunciante, «pronunciata con tono conciliante». Da qui la furia: graffi e pugni a entrambi, offese pesanti rivolte alla donna che ha ricevuto un pugno in faccia e la rottura degli occhiali. Poi quelle frasi razziste rivolte all’uomo colpito ancora, con calci rivolti ai testicoli. La coppia aggredita non reagisce, e chiede aiuto mentre l’altra cliente si allontana dal supermercato.

«Nessuno ci ha aiutati», spiega la donna. Varesenews ha contattato il responsabile del punto vendita di Daverio accorso sabato scorso sul posto pochi minuti dopo i fatti. «Abbiamo fatto tutto quanto era nelle nostre possibilità per aiutare la coppia aggredita: abbiamo subito avvertito il 112 e consigliato ai due clienti di recarsi subito al pronto soccorso per farsi refertare le ferite (dichiarate guaribili in tre giorni ndr). E naturalmente ci siamo messi a completa disposizione dei carabinieri arrivati sul posto: abbiamo fornito loro le immagini delle telecamere di video sorveglianza»; ed è verosimile che i militari abbiano anche già acquisito le sommarie informazioni testimoniali dei testimoni, come avviene in questi casi.

La vittima dell’aggressione però, nel suo racconto confidenziale fatto a Varesenews fuori dalla denuncia, insiste sul fatto che la donna che l’ha aggredita «sia stata lasciata andare». Una domanda legittima che necessita di una spiegazione legata alle qualifiche delle persone che erano nelle vicinanze dei fatti: una cassiera che si è avvicinata (non essendo presente personale alle casse appunto perché automatiche), oltre ad un vigilantes accorso, che tuttavia non aveva l’autorità per poter fermare l’aggressione: «Non possiamo farlo, non possiamo trattenere un cliente», specifica il direttore.

I clienti aggrediti hanno perso la spesa fatta, rimasta danneggiata nella colluttazione che ha causato anche la rottura degli occhiali della donna colpita al volto. Ora la denuncia per il reato di “lesioni” a cui certamente verrà aggiunta anche l’aggravante dell’odio razziale che in caso di condanna può far aumentare la pena della metà.

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 17 Gennaio 2024
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