La cultura che non si perde: dai “dialoghi del mercoledì“ di Orino arriva il terzo libro dialettale
La presentazione sabato 20 gennaio per celebrare l'ultima raccolta realizzata col contributo di molti residenti, che per un giorno la settimana si esprimono solo in vernacolo locale
La memoria della memoria che diventa il testimone da impugnare per tenere viva la tradizione: sono i modi di dire e le storie che hanno segnato connotati, inflessioni, ammiccamenti e persino le espressioni del viso dei paesani, per generazioni.
Vivere in un piccolo centro, sotto i mille abitanti, frequentare le storie dei residenti fatte di luoghi minuti e piccole interazioni locali, vuol dire immergersi fino al collo nella cultura di un posto, che a Orino viene portata avanti come è noto attraverso due strumenti: la biblioteca del vernacolo dove trovano spazio testi anche di dialetti non strettamente legati al territorio, e la giornata del mercoledì dove nella stessa biblioteca – che è il centro culturale “Padre Pino Moia” – si parla solo in dialetto. Ma non un parlare fine a se stesso: il dialetto diventa strumento per ricordare sì le storie di un tempo, ma anche per descriver luoghi ancora oggi esistenti, nomi di professioni e quant’altro resta sulla punta della lingua in preda al parlare. Il tutto resta così appuntato, poi corredato da foto e supporti iconografici, illustrato e stampato in libri.
Fa dunque piacere ricordare nella giornata dei dialetti e delle lingue locali che si celebra il 17 gennaio (e al quale la Proloco di Ranco ha dedicato un esilarante mini cortometraggio in stile trailer), un0altra data importante: sabato 20 gennaio infatti in paese avverrà la presentazione del terzo di questi volumi dialettali che concorrono a fare di quei tanti mattoncini una solida costruzione culturale che si abbina anche agli altri progetti in essere nel minuscolo paese: dal recupero degli antichi frutteti di mele legati ad una qualità salvata (il “pom pepin”) al restauro e conseguente dotazione di utensili delle cantine dedicate agli antichi mestieri del paese, dal boscaiolo al bottaio, passando per il maniscalco, o il contadino: ciascuna delle cantine che popolano il centro storico di tanto in tanto si “accendono“ e permettono di ascoltare una narrazione in diretta dei lavori che si tenevano: un progetto con l’imprimatur dell’Università dell’Insubria.
La presentazione del libro “Urin di temp indrè – tri” (terza edizione) avverrà sabato mattina 20 gennaio alle 10.30 al centro culturale P.Pino Moia a Orino. Oltre al sindaco e al parroco, Cesare Moia e don Silvio Bernasconi interverranno anche lo storico locale ed esperto dialettale (la vera “aanima“ degli incontri del mercoledì) Giorgio Roncari, Diana Ceriani nella veste di cantastorie dialettale, il poeta dialettale Mauro Marchesotti e la collega Gabriella Piotto.
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