Morso da due cani sulla ciclabile del lago di Varese: “Ho lottato per diversi minuti prima di liberarmi”
Il racconto di Claudio Suppo, il runner varesino 55enne attaccato da due cani di grossa taglia sulla pista ciclabile nella mattinata di mercoledì

Ha ancora la voce affaticata Claudio Suppo, il runner varesino di 55 anni che questa mattina (mercoledì) è stato aggredito e ferito da due cani di grossa taglia che probabilmente erano pastori maremmani abruzzesi, sulla pista ciclabile del lago di Varese al confine tra Varese e Buguggiate: «Erano le 8,30 circa e stavo correndo come ogni mattina sulla pista ciclabile quando mi sono trovato davanti questi due grossi cani che erano appena usciti dalla boscaglia. Mi sono fermato per capire se c’era il padrone nei paraggi ma poi li ho sentiti ringhiare».
Quando ha capito che non erano controllati da nessuno ha iniziato ad indietreggiare e loro lo hanno attaccato: « Uno mi è saltato addosso e l’altro mi ha azzannato al braccio. Sono rimasto in balia degli animali per diversi minuti, ho urlato per attirare l’attenzione ma non c’era nessuno».
Quando finalmente si è liberato dal morso al braccio li ha colpiti con diversi pugni: «Ho colpito più forte che potevo ma mi si sono buttati di nuovo addosso mordendomi. Li ho scalciati e finalmente si sono allontanati».
A quel punto Claudio si è reso conto di stare perdendo molto sangue dal braccio e ha chiamato la sorella: «La lotta è durata diversi minuti e ho perso lucidità. Non ho chiamato subito i soccorsi ma fortunatamente un ragazzo si è avvicinato e mi ha aiutato, chiamando il 112».
La vittima dell’attacco ricorda di aver visto a qualche centinaio di metri di distanza un gregge di pecore: «Non so se i cani fossero effettivamente a guardia del gregge. L’unica cosa certa è che non c’era nessuno a controllarli».
Ora è in ospedale a Varese e ha già subito un’operazione al braccio per rimuovere il tendine lesionato: «Per questa notte mi terranno qui per il rischio di infezioni. Mi hanno morso in varie parti del corpo e i medici sono prudenti. Appena possibile sporgerò denuncia ai carabinieri».
Claudio non è l’unica vittima dei due cani. Un’altra persona è stata attaccata: «Io me la caverò – conclude Claudio -. Se penso che potevano esserci dei bambini al posto mio, adesso staremmo parlando di una notizia ben più grave. So che hanno recintato l’area ma che i cani non sono stati ancora identificati, così come il proprietario. Spero non succeda a nessun’altro».
Durante la giornata, poi, i militari della stazione di Azzate sono riusciti ad identificare i proprietari dei cani.
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