A Cassano Magnago l’addio commosso a Milvia Monzini
Grande partecipazione ai funerali della dottoressa: un riconoscimento al suo valore professionale e anche per il contributo alla comunità cassanese

Una grande commozione, con persone da vari mondi, ha dato l’addio a Milvia Monzini: in tanti sono venuti a salutare per l’ultima volta il medico, la direttrice di Rsa della zona ma anche una persona profondamente legata alla sua comunità, quella di Cassano e in particolare della parrocchia di San Pietro.
Tantissime le persone raccoltesi nella navata e nella balconata della chiesa dell’Immacolata e di San Pio X, ma anche sul piazzale di fronte, mentre intorno si muove il traffico di un lunedì pomeriggio. A due passi ci sono gli spazi della parrocchia e dell’oratorio, a cui la dottoressa Monzini aveva dato un contributo particolare: in tanti ricordano la sua presenza nei campi estivi, oltre che – come ricordavamo nei giorni scorsi – nell’ambito professionale.
«Quando, come in questi casi, ci troviamo di fronte a una scomparsa improvvisa, ci pare che ancora più duramente ci colpisca il mistero della morte» ha esordito nell’omelia don Andrea Ferrarotti.
«Come già nei giorni scorsi, possiamo vivere di tanti ricordi, come i ricordi in questi anni di matrimonio con i ricordi che un figlio ha con la sua mamma. Anche noi abbiamo tanti ricordi: la generosità del carattere, la fatica, la capacità di dialogo e tante altre cose belle che si potrebbero dire che tanti di noi, a diverso titolo hanno potuto sperimentare». E ancora la generosità della donazione degli organi, frutto di una scelta non passiva, ma attiva, per la dottoressa che era iscritta all’Aido.
Alla cerimonia era presente anche il dottor Predazzi, del Melo di Gallarate, realtà con cui Milvia Monzini ha condiviso una parte della propria storia professionale, fin dai temi del primo tirocinio. Nei giorni scorsi i volontari avevano ricordato anche la «disponibilità umana e la generosità professionale». Un tratto che ha portato poi nella sua esperienza in alre Rsa del territorio, come a Tradate e Caronno Pertusella, oltre che alla Proges di Cassano.
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