A Luino approvata all’unanimità la mozione “contro” la tassa sulla sanità dei frontalieri
La mozione, proposta dal consigliere di minoranza Furio Artoni, evidenzia diverse problematiche legate a questa nuova "imposta". Il consiglio comunale si è espresso all'unanimità per avviare un tavolo di confronto sulla questione

La mozione sulla “tassa sulla salute” dei frontalieri, presentata ieri sera dal consigliere e capogruppo di “Azione civica per Luino e Frazioni” Furio Artoni, è stata approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale di Luino. Nonostante alcune incertezze e opposizioni espresse dai consiglieri di minoranza Franco Compagnoni e Davide Cataldo, l’assemblea ha comunque voluto sostenere il dispositivo. Cataldo ha dichiarato: «Nonostante le nostre perplessità, vogliamo prioritariamente tutelare gli interessi dei cittadini di Luino, quindi abbiamo votato a favore del dispositivo».
La mozione, condivisa da tutte le forze politiche, mette in luce diverse criticità della nuova “tassa sulla sanità” per i vecchi frontalieri. Secondo Artoni, tre sono gli aspetti critici principali legati a questa “imposta”. Innanzitutto, si evidenzia che tale tassa non risolverà il problema dell’emigrazione degli operatori sanitari verso la Svizzera, dove le condizioni lavorative sono più favorevoli, e “non si può pensare che la nostra sanità possa essere migliorata con questi soldi». Inoltre, si critica l’ingiustizia e l’incertezza nell’applicazione della tassa e si esprime preoccupazione per una potenziale violazione degli accordi bilaterali tra Italia e Svizzera, con possibili conseguenze negative per entrambi i paesi.
«In parole povere – aveva detto Artoni in una lunga nota dove aveva presentato la sua mozione -, il mancato rispetto anche di una sola delle parti che riguardano l’accordo sulla libera circolazione, potrebbe comportare la decadenza di tutti gli accordi internazionali vigenti che riguardano trasporto aereo e terrestre, circolazione delle merci ecc. Sarebbe un disastro a livello internazionale se Berna denunciasse tale violazione. Un disastro per l’Italia ed anche per la UE . Tutto ciò per recuperare quattro spiccioli che danneggerebbero solo i frontalieri?».
Con l‘approvazione unanime, ora il Consiglio Comunale di Luino costituirà un tavolo di confronto per approfondire il tema e per «valutare se, forse, il governo di Roma debba rivalutare la questione di questa tassa» conclude Artoni.
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