Luino, Furio Artoni sulla “tassa sulla salute” dei frontalieri: “Fondamentalmente ingiusta”
Grazie a una mozione, il consigliere e capogruppo di minoranza Artoni porterà il tema all'attenzione dell'intero consiglio comunale martedì 13 febbraio
«E’ stata chiamata tassa sulla salute, ma è tutto tranne che salutare».
Inizia così la nota del consigliere comunale e capogruppo di Azione Civica per Luino e frazioni Furio Artoni, il quale, il prossimo martedì 13 febbraio, presenterà una mozione sul tema durante il consiglio comunale.
La questione sulla “tassa sulla salute” è un tema che da settimane si pone al centro di un acceso dibattito, non solo a livello locale, ma anche internazionale; e per il consigliere di minoranza di Luino «Ci sono tre aspetti importanti per cui la nuova imposta a carico dei vecchi frontalieri crea sconcerto».
La prima, secondo Artoni, «è che la tassa non potrà risolvere in nessun modo il problema degli operatori sanitari che emigrano in Svizzera, dove non vi sono solo le condizioni economiche migliori, ma soprattutto le condizioni di lavoro decisamente superiori a quelle italiane. In territorio elvetico le competenze e le qualifiche sono premiate, riconosciute e organizzate. Dunque con pochi spiccioli in più in tasca agli operatori sanitari non basteranno di certo a convincerli a restare in Italia».
Il secondo aspetto è «che la tassa sulla salute ai vecchi frontalieri è fondamentalmente ingiusta e soprattutto aleatoria nel suo ammontare non potendo dare alcun certezza sulle modalità di applicazione e questa tassa renderà incerta la retribuzione del vecchio frontaliere che magari si trova a fare i conti con un mutuo di anni. Infine – dice Artoni – l’ultimo aspetto che è anche quello più delicato: la violazione di un accordo bilaterale».
Secondo il consigliere comunale, infatti, gli accordi bilaterali tra Italia e Svizzera si reggono sugli accordi 1999 che prevedono al loro interno una cosiddetta clausola ghigliottina. «In parole povere – spiega Artoni -, il mancato rispetto anche di una sola delle parti che riguardano l’accordo sulla libera circolazione, potrebbe comportare la decadenza di tutti gli accordi internazionali vigenti che riguardano trasporto aereo e terrestre, circolazione delle merci ecc. Sarebbe un disastro a livello internazionale se Berna denunciasse tale violazione. Un disastro per l’Italia ed anche per la UE . Tutto ciò per recuperare quattro spiccioli che danneggerebbero solo i frontalieri? La mozione presentata al Comune di Luino il 6 febbraio è già inserita all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale, dovrebbe essere un momento di coesione tra tutte le parti per uscire con una voce unica. In questo modo il Comune di Luino potrà avere una funzione cardine per indurre il governo a rimuovere questa tassa che potrà comportare conseguenze imprevedibili e sicuramente dannose».
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