Dalle verruche ai condilomi ai tumori: HPV il virus molto comune che può diventare pericoloso
Ricorre il 4 marzo la giornata mondiale per la lotta all'HPV. Da 25 anni esiste il vaccino somministrato gratuitamente ai giovani. Il dottor Bordoni spiega come avviene l'infezione e quali altre zone del corpo sono interessate

Si celebra oggi, 4 marzo, la Giornata Mondiale per la lotta contro l’HPV.
L’HPV o Papilloma Virus è una famiglia che contiene oltre 150 ceppi virali differenti. In genere provoca lesioni benigne come le verruche sulla cute o i condilomi o i papillomi che interessano le mucose genitali o orali.
La maggior parte delle infezioni regredisce spontaneamente ma una quota piccola può trasformarsi in tumore, al collo dell’utero, alla vagina, all’utero, al pene, allo scroto, al perineo, alle vie respiratorie superiori (laringe, faringe, tonsille, lingua, palato).
Il 75% dei tumori del collo dell’utero e i tumori all’ano, al pene, alla cavità orale e all’apparato orofaringeo è causato dall’HPV.
Si tratta di un virus molto comune e circa l’80% di persone sessualmente attive lo contrae almeno una volta ma solo l’1% sviluppa lesioni neoplastiche. Il processo di trasformazione delle lesioni tumorali è lento e può richiedere dai 5 ai 10 anni. La principale fonte di infezione sono i rapporti sessuali, ma la trasmissione avviene anche per contatto fisico in presenza di tagli o abrasioni della pelle o mucose ( inciso di verruche): « L’igiene è la prima forma di prevenzione – spiega il dottor Luca Bordoni, responsabile di Proctologia e Patologie del Pavimento Pelvico alla Clinica Aprica di Como e specialista al Centro Life in via Tamagno a Varese – Si tratta di virus molto contagiosi ed è bene lavarsi frequentemente le mani e disporre di asciugamani personali per evitare l’autocontagio o trasmissioni in famiglia».

Quali sono i sintomi?
Possono essere infezioni asintomatiche o provocare prurito, bruciore, poi sanguimento se ci si gratta. In quest’ultimo caso è alto il rischio di veicolare il virus in altre parti del corpo.
Come prevenirlo?
Da ormai 25 anni esiste il vaccino che è molto efficace contro 9 tra i ceppi più cancerogeni nel caso delle donne e 4 per gli uomini. È la migliore forma di prevenzione che viene fornita gratuitamente alle ragazze e ai ragazzi tra gli 11 e i 18 anni, ma è disponibile anche a costi agevolati per quanti non rientrano nelle categorie indicate. Il vaccino, infatti, ha valore anche curativo perchè, il sistema immunitario produce anticorpi e, nel caso di un eventuale attacco da papilloma virus, riconosce immediatamente le cellule patogene impedendo al virus di arrecare danno. Chiaramente il vaccino è più efficace se somministrato prima dell’infezione. Per questo motivo vengono coinvolti i giovani prima che inizino l’attività sessuale.
Quali sono i controlli di prevenzione?
Per le donne è previsto il Pap Test ogni 3 anni dai 25 anni e e l’HPV DNA Test ogni 5 anni per le donne ove 33 anni. Negli altri casi non esistono campagne di screening. Occorre farsi controllare dal proctologo, dall’urologo o dall’otorino, soprattutto nei casi di sintomi non riconducibili a una causa nota o evidente. Il tempo di latenza tra l’infezione e la manifestazione dei sintomi può essere anche molto lunga.
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