Il Gruppo speleologico prealpino con le scuole alla ricerca delle “Le radici dell’acqua”

Oltre 150 ragazzi di Castellanza e Besnate nei luoghi intorno all'Orrido di Cunardo

Generico 11 Mar 2024

Il Gruppo Speleologico Prealpino, che ha sede presso il Civico Museo Insubrico di Storia Naturale di Clivio, da vari anni è impegnato, oltre che nelle esplorazioni sotterranee, anche nella promozione di iniziative culturali ed educative rivolte soprattutto alle scuole.

Grazie ad un’interessante opportunità offerta da “Fondazione Cariplo” attraverso uno dei suoi numerosi bandi, gli speleologi hanno quindi saputo mettersi in gioco presentando, nell’autunno del 2023, un progetto che prevedeva per l’appunto un percorso didattico assai articolato e supportato inizialmente da una serie di interventi in aula seguite da alcune escursioni in grotta e presso acquedotti locali.

Un’avventura lunga cinque mesi, da gennaio a giugno di quest’anno, che vede coinvolti oltre 150 ragazzi appartenenti a scuole primarie e secondarie di Castellanza e Besnate che, grazie alla professionalità e alle capacità degli speleologi, vengono progressivamente accompagnati verso una maggiore consapevolezza dell’importanza della tutela ambientale locale e di un ridotto consumo della plastica, uno dei principali nemici dell’ambiente.

Tra le esperienze vissute ci sono l’esplorazione, tramite un laboratorio/gioco investigativo, degli ambienti carsici, luoghi affascinanti e di primaria importanza nel nostro ecosistema. Usando questa leva nel processo di immersione nei contenuti ecologici i bambini e i ragazzi vengono accompagnati ad aprire nuove vie, a farsi portatori di azioni capaci di portare un cambiamento ecologico nella loro quotidianità e in quella delle loro comunità. Del resto non è più un mistero che le grotte rappresentino un contesto unico e speciale; nella provincia di Varese ne sono censite quasi 500, distribuite principalmente nell’area del monte Campo dei Fiori, in Valceresio e in Valganna, e molte di queste rappresentano le fonti degli acquedotti locali.

La FAO stima che entro il 2025 almeno l’80% della domanda idropotabile nell’area mediterranea sarà soddisfatta con acque di provenienza carsica, quindi dalle grotte, sempre se saremo in grado di scongiurarne l’inquinamento. In Italia ogni anno vengono immesse in commercio circa 11 miliardi di bottiglie di plastica ma solo il 40% viene riciclato.

UNA GITA A CUNARDO ALLA SCOPERTA DELL’ACQUA SOTTERRANEA

Essenziale quindi il lavoro degli speleologi attraverso il progetto “Le Radici Dell’Acqua”, che ha visto una delle sue tappe fondamentali svolgersi proprio nella giornata di giovedì 7 marzo scorso nel territorio di Cunardo, dove sono giunti sin dalla mattinata i 150 ragazzi delle scuole aderenti al progetto. Il programma prevedeva infatti una serie di escursioni e tappe educative, iniziando dalla visita del complesso sotterraneo dell’Orrido di Cunardo, importante ed unico traforo idrogeologico di Lombardia, attrezzato per le visite di persone poco esperte, consentendo così a migliaia di visitatori ogni anno di varcarne la soglia, sempre e comunque accompagnati da personale esperto e qualificato.

Oltre alla visita della grotta, gli studenti sono stati accompagnati lungo un percorso naturalistico giungendo al “Mulino Rigamonti”, struttura locale risalente ad alcuni secoli fa e ancora attiva per la macina dei cereali, con lo sfruttamento dell’energia idraulica fornita dal torrente Margorabbia, lo stesso che ha creato e attraversa l’Orrido di Cunardo.

Molto interessante anche la sala multimediale ideata dall’Amministrazione Comunale di Cunardo presso la “Baita del Fondista”, luogo dove le classi degli studenti a turno si sono poi ritrovate per seguire una lezione estremamente interessante e coinvolgente riguardante la realtà locale del torrente, le grotte e le attività ad essi legate, struttura ove è stata anche consumata la colazione al sacco da oltre 170 persone tra ragazzi e accompagnatori.

Al termine di questa bellissima giornata, verso le 16.30, la partenza delle scolaresche con i vari autobus per il rientro in sede, tutti felici e orgogliosi per la splendida avventura vissuta in tale contesto.

Un successo garantito grazie alla presenza di una ventina di soci del Gruppo Speleologico Prealpino, dell’Associazione Naturalis Insubria Museo di Clivio, della sezione CAI di Carnago e da Pinuccia Mandelli, Sindaca di Cunardo.

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Pubblicato il 11 Marzo 2024
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