Ternate dice addio all’imprenditore Angelo Vasconi
Nato nel 1938, Vasconi è stato uno dei fondatori della Te.Ma, storica azienda dove hanno lavorato molti cittadini del paese
Ternate saluta per l’ultima volta Angelo Vasconi, imprenditore nato nel 1938 e tra i fondatori della Te.Ma.: una delle aziende storiche del paese, dove hanno lavorato intere generazioni di abitanti del paese e dei Comuni vicini. Il funerale di Vasconi si terrà venerdì 24 maggio alla Chiesa dei Ss Martiri Quirico e Giulitta di Ternate alle 14.
A ricordare l’imprenditore è Enzo Grieco, che ha avuto occasione di conoscerlo durante i suoi mandati da sindaco dal 2004 al 2019. «Una bella persona – racconta Grieco – che spesso incontravo insieme alla sua amata e inseparabile moglie Mirta, e con la quale era una piacevole abitudine scambiare due parole. Angelo mancherà a molti, alla sua famiglia in primis, e un po’ mancherà anche a me. Un altro pezzo di quella Ternate unica, detentrice di ricordi storici, che se ne va. È una giornata triste per chi lo ha perso; rimane a consolarci il bene che ha fatto».
«Favorendo assunzioni “di gente del paese”, fin dai primi anni sessanta del secolo scorso, ha contribuito al benessere di molte famiglie di Ternate, e non solo – ricorda Grieco -. Erano ancora gli anni dello sviluppo economico; dell’Ignis di Borghi, della Cementeria, dell’Atlas e del Mollificio dei Fratelli Tomasina. Oggi come allora, nulla si è mai interrotto e sono ancora tante le persone che percorrono la Via Baranchina per recarsi al lavoro. Dopo aver guidato l’azienda per decenni, Angelo aveva lasciato il comando dell’azienda ai figli Michele e Fabrizio, di cui era molto fiero. La sua presenza discreta, attenta e sempre foriera di buoni consigli o soluzioni a problemi, in azienda non è mai mancata. Come un po’ tutti genitori, che non lo danno a vedere in casa; Angelo era molto orgoglioso dei suoi figli; quando ne parlava, in loro assenza, i suoi occhi s’illuminavano di orgoglio, pregni di felicità e amore. Così come per i suoi amanti nipoti di cui era nonno attento e premuroso».
«Persona sempre educata e raffinata – aggiunge Grieco -, capace di semplicità negli approcci con le persone, non ha mai fatto mancare il suo sorriso o le sue battute, in particolar modo quando si trattava di parlare del suo lavoro, di automobili, di calcio e della Sua Juventus, (di cui era un tifoso viscerale!). Un vero Ternatese Doc, che ha dato tanto e in ogni campo alla sua comunità; sempre presente anche con aiuti finanziari alle varie attività sportive e di promozione sociale, se ne trova testimonianza anche nei giochi per i bambini che ha voluto donare al Parco Berrini, dove una targa ne ricorda la generosità».
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