“Professione di fede”: i primi abbonati alla Pallacanestro Varese chiedono una stagione migliore
Il brutto campionato appena archiviati e alcuni aumenti dei prezzi sono temi ricorrenti tra chi ha raggiunto Masnago per sottoscrivere le tessere stagionali
Si è aperta alle ore 16 in punto, nel pomeriggio di mercoledì 12 giugno, la campagna abbonamenti della Pallacanestro Varese, intitolata “Per la maglia”, un motto e una grafica che campeggiano sul nuovo tabellone elettronico posizionato in Curva Nord mentre sul “cubo” sospeso sul parquet passano le immagini dello scudetto della stella, 25 anni fa.
Non una scelta a caso perché, accanto al banco dove si sottoscrivono le tessere, la società ha messo in vendita le repliche della maglia (appunto) dei Roosters del 1999, grazie alla collaborazione con Errea che dall’ultima stagione è lo sponsor tecnico della società. Una ventina abbondante i tifosi presenti nel momento dell’apertura delle porte della Itelyum Arena, una cinquantina quelli che hanno acquistato le tessere durante la prima ora di apertura sotto lo sguardo vigile di Leonardo Okeke, uno dei pochissimi punti già fissati per la stagione che verrà.
A turno fanno capolino anche il coach in pectore, Herman Mandole, e i due gm americani Zach Sogolow e Max Horowitz (dopo le 17 ecco anche Luis Scola) ma non si può dire che l’aria si particolarmente eccitante. Anzi: le forti difficoltà dell’ultimo campionato e gli aumenti di prezzo per le fasce più popolari e per i giovani sono due temi che gli abbonati toccano – chi con maggiore chi con meno veemenza – in attesa del proprio turno.
Certo, tutti sono qui per la volontà di sostenere la squadra, per supportare i giocatori (“per i ragazzi non posso mancare”), perché l’atto di fede a favore della Pallacanestro Varese non può essere disatteso. Ma, insomma, la richiesta è quella di un cambio di ritmo nei risultati sul campo perché la salvezza risicata di fine aprile non è stata del tutto metabolizzata.
Lo dice senza mezzi termini anche il primo abbonato in assoluto, il “solito” Claudio Colombo arrivato alle 7,30 del mattino per mantenere il “numero 1” già avuto negli anni scorsi, lo dicono con maggiore diplomazia Alfonso Vitiello e Giuseppe Riccioli, secondo e terzo nell’ordine di ingresso.
Il desiderio è chiaro: se proprio non si può lottare per i piani altissimi della Serie A – quello resta il sogno – almeno ci si aspetta una squadra che non faccia rivivere i timori di retrocessione vissuti nei mesi scorsi. Una richiesta più che legittima, vista l’ennesima professione di fede richiesta al popolo biancorosso.
Pallacanestro Varese, via agli abbonamenti tra sconti in parterre e stangate a giovani e “popolari”
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