La volontaria della mensa dei poveri di Varese: “Le suore chiudono, che ne sarà del servizio?”

Lo sfogo di una dei volontari della mensa di via Luini a Varese: tempo fa hanno ricevuto la comunicazione che la mensa chiuderà e si domandano quale sarà il destino del servizio

solidarietà poveri

Pubblichiamo per intero la lettera di una dei volontari  –  sono un centinaio – della mensa di via Luini a Varese: tempo fa hanno ricevuto la comunicazione che la mensa chiuderà e si domandano quale sarà il destino del servizio, rinnovando la disponibilità di molti di loro a spendersi in altre strutture 

Sono volontaria da circa vent’anni presso la mensa dell’Istituto delle Suore della Riparazione in via Bernardino Luini. Ogni sera accogliamo circa 200 persone in difficoltà, fornendo pasti caldi a loro e alle loro famiglie, per un totale di circa 400 pasti. Cerchiamo di offrire tutto quello che abbiamo a disposizione.

Il 26 luglio la Madre Superiora Annamaria ci ha comunicato che l’istituto chiuderà il prossimo 14 ottobre. Le suore sono ormai poche e non più giovani, e la casa è molto grande e datata.
Loro si sono date un gran daffare per cercare una soluzione ma purtroppo, ad oggi, resta incerta la sorte di queste Persone, e non è chiaro chi provvederà al loro futuro.

Si parla della Parrocchia della Brunella di Varese, che è molto organizzata, ma a mezzogiorno riesce a sfamare solo 80 persone a causa della capienza limitata della cucina. Alcuni di noi volontari, circa un centinaio, saremmo disposti a continuare la nostra collaborazione e a supportare queste persone.
Molti supermercati, negozi e il Banco Alimentare ci donano cibo per i bisognosi.
Sarebbe un peccato che questi utili servizi smettessero di essere.

Organizziamo mercatini, lotterie e tornei di Burraco, e con il ricavato acquistiamo latte e altri beni di prima necessità da distribuire. Conosciamo molte di queste Persone per nome e sappiamo di cosa hanno bisogno, se sono cattolici o musulmani, se hanno i denti oppure no.

A parte qualche eccezione, sono persone gentili, anche se in difficoltà. Tra loro ci sono anche molti pensionati e famiglie con bambini. Mi chiedo: è possibile che a Varese non ci sia nessuno disposto a pensare al futuro di queste Persone?

Grazie

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Settembre 2024
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