La Casa della Carità di Varese apre le porte anche a cena: un mese per conoscere le nuove modalità

Don Marco Casale: 'La nuova mensa serale sarà diversa dal servizio delle suore'". Dal 10 ottobre i volontari a disposizione per chiarimenti

mensa della Casa della Carità

E’ stata avviata la fase operativa che porterà ad una mensa serale alla Brunella per i poveri della città di Varese.

La pagina facebook dell’associazione Pane di sant’Antonio, che con i suoi volontari mantiene in vita i servizi della Casa della Carità presso la Brunella, tra cui anche la mensa, ha pubblicato infatti un post in più lingue che spiega come a partire da lunedì 11 novembre la Casa della Carità amplierà i suoi servizi aprendo le porte anche per la cena, aggiungendo al consueto pranzo questo nuovo servizio che vuole colmare, almeno parzialmente, il vuoto che lascerà la chiusura della mensa serale delle suore di via Bernardino Luini.

Però: «Il nuovo servizio serale alla Casa della Carità sarà diverso rispetto a quello gestito in passato dalle suore, sia per i numeri previsti sia per il metodo adottato di distribuzione dei pasti» spiega don Marco Casale, presidente della associazione Pane di Sant’Antonio.

Per questo il post di Facebook invita in particolare chi intende accedere alla cena e agli altri aiuti disponibili in città: le persone bisognose che intendono usufruire del prossimo servizio devono perciò rivolgersi direttamente alla Casa della Carità per ottenere maggiori informazioni sulle modalità di accesso ai servizi. «Il personale sarà a disposizione per accogliere chi ne ha necessità presso la sede di via Marzorati 5/a a Varese – recita il testo del post – Sarà possibile incontrare gli operatori nei seguenti giorni e orari: martedì dalle 14 alle 16, giovedì dalle 9.30 alle 11 e venerdì dalle 14 alle 16».

L’Associazione Pane di Sant’Antonio invita tutti a contribuire, sottolineando che il lavoro è tanto e che il sostegno di ciascuno può fare la differenza. «Se il servizio sarà delle proporzioni annunciate, o anche solo la metà di esso (Si parlava di 400 pasti serali donati dalle suore della Riparazione, ndr), sarà necessario un importante sforzo economico – continua don Marco Casale – E’ importante perciò che il grande e generoso sostegno di privati, aziende e istituzioni che negli anni hanno aiutato le suore nel loro importante servizio, non si disperda ma continui ad aiutare i bisognosi con il nuovo servizio di mensa». Sul sito ufficiale, www.panedisantantonio.com, è possibile trovare tutte le modalità per offrire il proprio aiuto.

Quella della Brunella è la prima risposta alla chiusura della mensa delle suore, ma è auspicabile che questa disponibilità si allarghi ulteriormente: «Il servizio potrà funzionare al meglio se anche altre realtà del territorio si faranno carico di una parte del lavoro – conclude don Marco Casale – È stata ipotizzata, ad esempio, l’attivazione di un’iniziativa dedicata ai senzatetto nella zona delle stazioni che, se concretizzata, rappresenterebbe un valido aiuto per l’intera rete di assistenza».

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 10 Ottobre 2024
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